REDAZIONE LUCCA

Aggressione in Questura. Spinte e minacce di morte. Arrestato, ma è già libero

Protagonista il 51enne noto per episodi violenti in piazza San Michele. E il sindaco Pardini sbotta: “Ennesimo caso, così non si può andare avanti“.

La Polizia ha arrestato Alessandro Antonucci, 51enne lucchese, per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Lunedì pomeriggio l’uomo, già noto alle cronache per numerosi episodi vuiolenti nella zona di piazza San Michele, sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla pg, si era presentato in Questura per la firma in evidente stato di agitazione psicomotoria dovuta all’abuso di sostanze alcoliche.

Dopo aver firmato, ha chiesto insistentemente al poliziotto in servizio del nastro isolante, ma nonostante questi gli spiegasse che non aveva tale materiale invitandolo ad andarsene, Antonucci ha insistito, inveendo contro il pubblico ufficiale. All’arrivo di altri poliziotti, richiamati dalle grida dell’uomo, quest’ultimo ha dichiarato di voler rimanere nell’atrio della Questura continuando a gridare anche davanti ad altri utenti. Invitato ad uscire dal Dirigente delle Volanti, il 51enne l’ha aggredito fisicamente spingendolo violentemente verso l’interno della Questura. A questo punto, i poliziotti l’hanno arrestato, subendo minacce di morte accompagnate da calci e pugni. Ieri mattina è comparso in tribunale, dove il giudice ha convalidato il fermo e l’ha rimesso in libertà con solo obbligo di firma in attesa del processo.

"Ci risiamo – sbotta il sindaco Mario Pardini – . Un noto personaggio famoso per i suoi trascorsi di ubriachezza molesta, aggressioni, minacce, danneggiamenti di proprietà - e chi più ne ha più ne metta – nella zona di piazza San Michele, si è reso protagonista per l’ennesima volta di un’aggressione, stavolta ai danni di un dirigente della Questura di Lucca, dove si trovava per l’obbligo di firma dopo aver aggredito qualche giorno fa una guardia giurata e per numerose violazioni di ordinanze restrittive".

"A quel punto – prosegue il sindaco – giustamente, è stato arrestato. Il problema è che questa mattina tale individuo era nuovamente a piede libero. Quindi anche questa volta non il carcere, bensì l’obbligo di firma, nota bene, nello stesso luogo – la Questura di Lucca – dove ha compiuto l’aggressione di ieri. Nell’esprimere la massima solidarietà alle forze dell’ordine, posso solo dichiarare - per l’ennesima volta e con grande rammarico - che la situazione così non può andare avanti".