LAURA SARTINI
Cronaca

Aggressioni in sanità, due al giorno. Vittime soprattutto infermieri in pronto soccorso e psichiatria

I dati parlano di oltre 700 casi, tra attacchi verbali e fisici, nell’arco del 2024 nell’Asl di area vasta. Pietro Casciani (Uil Fpl): "Nessuno è al riparo, servono misure di sicurezza nei luoghi “caldi“".

I numeri parlano di oltre 700 casi, tra attacchi verbali e fisici, nell’arco del 2024 nell’Asl di area vasta

I numeri parlano di oltre 700 casi, tra attacchi verbali e fisici, nell’arco del 2024 nell’Asl di area vasta

Un anno da dimenticare, con oltre 2.436 aggressioni – verbali e fisiche – registrate in sanità a livello regionale. Un nuovo preoccupante rialzo anche rispetto al 2023 quando le denunce erano state 2.247, 1.258 quelle del 2022. Si tratta soprattutto di aggressioni verbali, soprattutto nei confronti di infermieri (più ancora che medici) e in particolare donne.

I dati circoscritti alla nostra Azienda Toscana Nord Ovest parlano di 711 casi di aggressione nell’arco del 2024. “Le categorie maggiormente colpite sono, infermieri, Oss, assistenti sociali, educatori professionali, medici, amministrativi addetti ai front office. Nessuno è escluso: il problema è diffuso e trasversale. Dal portiere/centralinista al primario”, fanno sapere Andrea Lunardi, Luca Menicucci e Fausto Delli di Uil Fpl.

“Abbiamo appena preso in esame i dati degli infortuni per aggressione agli operatori della Asl Toscana Nord Ovest, alla luce della recente Delibera della Regione Toscana n. 205 del 24 febbraio scorso sulle linee guida – così il segretario provinciale Uil Fp, Pietro Casciani – Questa delibera rappresenta un passaggio importante perché per la prima volta vengono stabilite linee guida comuni da seguire su tutto il territorio regionale. È un punto di partenza fondamentale: finalmente si mettono a disposizione strumenti per dare organicità e uniformità a un problema che oggi viene affrontato in modo disomogeneo dalle singole aziende sanitarie“.

E ora lente di ingrandimento sui dati forniti dall’Usl Nord Ovest e relativi a Piana di Lucca e Valle del Serchio: sono 16 le denunce maturate nel 2024, erano una in meno l’anno precedente. In Versilia gli episodi culminati in denuncia sono stati 8.

La ricetta Uil prende le mosse dalla disamina dei luoghi dove più frequentemente si accendono le tensioni. “Occorre potenziare le misure di sicurezza nei luoghi considerati “caldi” come pronto soccorso, Servizio psichiatrico, Rems, servizi sociali e assistenza domiciliare – dichiara il segretario Casciani –, e serve un maggior investimento economico per garantire ambienti sicuri“.

E’ importante, secondo il sindacato, non trascurare le campagne di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza, anche attraverso interventi nelle scuole medie e superiori per promuovere l’educazione civica. “Non ultimo il supporto legale e psicologico completo da parte dell’Asl per tutti gli operatori vittime di aggressioni e la formazione continua degli operatori per la gestione e la prevenzione dei comportamenti violenti“.

“La nostra parola d’ordine è zoro infortuni e per noi ‘Zero aggressioni’ – conclude Casciani – ed è su questo obiettivo che continueremo a batterci come Uil fpl, perché la sicurezza di chi cura è un diritto inalienabile”.

Laura Sartini