REDAZIONE LUCCA

"I treni sono campi di battaglia"

Aggressioni sui convogli, si mobilitano i sindacati: "Vera emergenza"

Controlli della Polfer

Controlli della Polfer

 

«NELLE ultime due settimane cinque aggressioni al personale ferroviario in Toscana. Con quello di sabato mattina, in cui sono rimasti coinvolti anche tre agenti della Polizia Ferroviaria, sono quattro i capotreno aggrediti in questo breve lasso di tempo, e a questi si somma un addetto di Protezione Aziendale. Non ci sono più parole, se non quelle di vicinanza e solidarietà alle vittime innocenti di questi episodi di violenza ingiustificata».

C’È QUASI sconforto nelle parole di con cui le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Fast e Ugl commentano l’aggressione dei quattro minorenni (tra cui due lucchesi) che hanno colpito con calci e pugni una capotreno e tre agenti della Polfer sul convoglio Lucca-Pisa. «Le misure individuate per combattere il fenomeno delle aggressioni a bordo dei treni – aggiungono i sindacati – non sono sufficienti, dobbiamo prenderne tutti atto. I treni rischiano di diventare campi di battaglia e sempre meno sicuri anche per chi ci viaggia. E’ l’ora di dire basta, non accettiamo l’idea che i treni diventino zone franche. I lavoratori devono lavorare sicuri. I viaggiatori devono viaggiare sicuri. Questo fenomeno va debellato».

«QUESTE organizzazioni sindacali continueranno a chiedere a imprese ferroviarie, politica, istituzioni e forze dell’ordine di moltiplicare gli sforzi per risolvere in maniera definitiva questo problema e rendere di nuovo i treni ambienti sicuri per chi lavora e chi viaggia».