REDAZIONE LUCCA

Al Caffè Di Simo il regalo più bello. Trattative avviate, svolta vicina per la riapertura dello storico locale

Un nuovo gestore potrebbe materializzare il suo interesse nelle prossime settimane, forse entro dicembre. L’assessore: “Renderlo di nuovo fruibile alla città ha significato accendere un riflettore importante“.

Al Caffè Di Simo il regalo più bello. Trattative avviate, svolta vicina per la riapertura dello storico locale

Venerdì scorso ha fatto tappa all’antico Caffè Di Simo anche il Walking Tour pucciniano ideato da Confcommercio Imprese

Un regalo sotto l’albero che potrebbe essere la sorpresa più bella per tutta la città e anche oltre. Si aprono infatti concrete prospettive per l’antico Caffè Di Simo in via Fillungo. C’è una trattativa in corso, come appena accennato dall’assessore Mia Pisano durante la conferenza stampa di ieri sulla Fabbrica del Natale. Una trattativa avviata solidamente, che al momento lascia intravedere un lieto fine, sempre tenendo ovviamente le dita incrociate.

“Quello che abbiamo sempre cercato di fare – dichiara l’assessore Mia Pisano – è di tenere aperto il Caffè Di Simo, come è avvenuto in questi giorni in concomitanza con il Desco. Vuol dire tenere acceso un riflettore che può stimolare interesse da parte di un possibile imprenditore, per cercare di dare nuova vita al Caffè tanto amato da Puccini e da tutta la città“. Oltre a essere stato tappa del Desco nell’ultimo fine settimana, l’antico Caffè Di Simo venerdì scorso, data del centenario pucciniano, è stato infatti meta dell’iniziativa “Walking Tour, sulle tracce di Giacomo Puccini“ promossa da Confcommercio Lucca e Massa Carrara, che ha toccato appunto i luoghi simbolo del Maestro.

Una vetrina che negli ultimi mesi è finalmente tornata ad accendersi, il locale riaperto per gli eventi culturali, in buona sostanza una passerella vera per chi ha la “struttura“ anima e cuore per ridare vita piena all’attività che fa parte della storia della città e delle sue eccellenze.

E sembra che oggi quel “qualcuno“ ci sia realmente, pronto a investire per dare una svolta al locale. Se sono rose fioriranno, e ciò potrebbe avvenire entro Natale, per consegnare alla città, appunto, il regalo più bello e più atteso. E’ dal 2012 che il Caffè più amato da Puccini, dove da intellettuali, musicisti e poeti si incontravano. Si parla sempre di Puccini ma qui venivano anche Giuseppe Ungaretti, Giovanni Pascoli, Alfredo Catalani, Pietro Mascagni, Enrico Pea. La storia parte dal 1846 quando si chiamava Caffè Carluccio e poi Antico Caffè Caselli. Carlo passò poi l’attività al figlio Alfredo che, sin dall’inizio del Novecento, trasformò il locale in un ritrovo di artisti e intellettuali, diventando un fiore all’occhiello culturale e ospitando anche mostre e premi. Prima dell’inizio della Grande Guerra il Caffè passò poi ai Di Simo.

L’amministrazione comunale ha poi sottoscritto con la proprietà un comodato d’uso gratuito in modo da riaprire il locale almeno a piccoli eventi. Così è stato. Ma da oggi, o da domani, probabilmente si potrà scrivere tutta un’altra storia. E soprattutto un altro (lieto) fine.

Laura Sartini