Al San Luca sempre meno ’Oss’. Cgil lancia l’allarme sanitario “L’azienda ritiri il progetto“

A rischio c’è l’eliminazione dell’operatore socio sanitario turnista, figura chiave per il servizio “Serve un ripensamento nei reparti di terapia intensiva, subintensiva e emodinamica“.

Al San Luca sempre meno ’Oss’. Cgil lancia l’allarme sanitario “L’azienda ritiri il progetto“

Al San Luca sempre meno ’Oss’. Cgil lancia l’allarme sanitario “L’azienda ritiri il progetto“

Tagli sugli organici a caduta anche sul personale Oss, operatori socio sanitari del San Luca. L’allarme arriva a seguito di una partecipata assemblea dei lavoratori dell’ospedale: sono in vista riduzioni di circa 3 unità annunciati dall’azienda a partire da questi giorni. La Funzione Pubblica Cgil lancia il monito e chiede l’immediata assunzione di Operatori Socio-Sanitari per il presidio, in modo tale da sanare l’emergenza in atto in diversi reparti, nonché un ripensamento della riorganizzazione del personale Oss dei reparti di terapia intensiva (Utir), subintensiva (Utic) ed emodinamica, già parzialmente in atto e in via di completamento per il prossimo giugno.

“A rischio c’è l’eliminazione dell’Oss turnista – denuncia Cgil – una figura professionale introdotta in terapia subintensiva nel 2020 adeguando così lo standard assistenziale delle altre terapie subintensive dell’azienda. In terapia intensiva, invece, l’Oss turnista era presente nei piani di lavoro dell’ospedale, come parte integrante dell’organico, fin dalla sua apertura nel 2013. In entrambi i casi, l’Oss turnista garantisce continuità assistenziale, è di supporto nelle urgenze e nella fase di ingresso in reparto del paziente e nella gestione di attività basilari necessarie nelle prime fasi di un ricovero“. “La presenza di due Oss nei reparti durante la notte – evidenziano Paola Freschi e Federica Tomei di Fp Cgil Lucca insieme a Valerio Musetti, Coordinatore Fp Cgil Asl Nord Ovest – garantisce una celere e corretta sanificazione di apparecchiature elettromedicali e del reparto intero, riducendo così sensibilmente il rischio di ICA (infezioni legate all’assistenza) per questi pazienti particolarmente vulnerabili. Eliminare la figura dell’OSS turnista nell’Unità di Terapia Intensiva (UTIR) significherebbe dover rimodulare buona parte dei carichi di lavoro tra il personale con conseguente rimodulazione del tempo dedicabile ai pazienti.

Ciò renderebbe anche quasi impossibile portare avanti progetti di raccolta dati ed informazioni (come Pro Safe e PREMS) o aprire il reparto di rianimazione ai parenti dei degenti per 12 ore al giorno, progetti nei quali anche gli OSS sono coinvolti indirettamente, migliorando ulteriormente la qualità del servizio offerto“.

L.S.