ALBA SULLE MURA
S’andava a vede’ l’alba sulle mura,
dopo esse stati a giro a divertissi.
Senza fiata’ davanti alla natura.
Fermi, ‘mpalati, ‘ome stoccafissi.
S’era fatto casino sul Giannotti;
e po’ allo stadio, e po’ al cavalcavia,
a punta’ ve’cculoni tracannotti,
ma le battone ci mandavan via.
La nostra notte ‘mpavida scappava.
S’apriva al tenerissimo chiarore.
Sommesso ‘l solicino scalpitava.
Il cielo volea solo ‘l su’ bagliore.
Cicchettava la luce. E la chetava.
Assorti si carpiva vel pudore
del novo giorno vando si levava.