REDAZIONE LUCCA

Alberghi tutti sold out. Cinquemila “letti“ prenotati da tempo per le date in cartellone

Pietro Bonino (Federalberghi): “E’ un turismo che si trattiene in città, e che si vuol coccolare, facendo da volano per la promozione. Un Festival stratosferico, cresciuto nel tempo, che fa parlare di Lucca“.

Alberghi tutti sold out. Cinquemila “letti“ prenotati da tempo per le date in cartellone

Diciotto date, di cui due doppie per Ed Sheeran (8 e 9 giugno) e Duran Duran (21 e 23 luglio), che corrispondono esattamente, ma non causalmente, ad almeno altrettanti “sold out“ negli alberghi lucchesi. Con riverberi in Versilia: Eric Clapton,ad esempio, ha alloggiato al Principe di Piemonte a Viareggio. La città con Lucca Summer Festival respira a pieni polmoni musica, divertimento e effetti benefici di un turismo generoso e di qualità, come ci tiene a sottolineare Pietro Bonino, presidente di Federalberghi.

Quindi in corrispondenza dei concerti non si trova più neanche una camera in città?

“Assolutamente no. Ma da tempo. Diciamo che dall’annuncio di ogni data sono scattate le telefonate a tamburo battente. Se avessimo tutti avuto il doppio, il triplo delle camere, non sarebbero comunque bastate“.

Quante sono le camere a Lucca?

“In ambito comunale siamo sull’ordine di 1.300. Poi aggiungendo case e B&B si sale a cinquemila letti. Qui stiamo parlando di oltre 200mila biglietti venduti, la deduzione è matematica“.

Con questo presupposto non sarà facile per voi albergatori trovare un ’neo’ al Summer Festival, o no?

“E’ chiaro che porta un gran bene all’economia tutta della città, con un indotto importante. Personalmente confesso di essere un estimatore del Summer come eventi, fino dai suoi esordi. Ricordo che quando l’anno scorso la Confcommercio volle ringraziare Mimmo D’Alessandro io proposi una clip significativa. Il cartellone di Lucca Summer Festival all’aeroporto di Pisa. Il cartellone del Festival che invita a Lucca e parla di Lucca. Non è un dettaglio“.

Quanto dura l’effetto Summer?

“Il più tangibile è quello nel giorno del concerto. Ma la scia temporale è lunghissima. Pensiamo che almeno 200mila persone parlano di venire a Lucca con altre persone che magari si incuriosiscono. E’ una semina continua, per tutto l’anno“.

Che turista è quello che viene in città per il Summer Festival?

“E’ un turista che si trattiene a Lucca almeno una notte, che di solito si riserva un giro per la città con acquisti, che mangia per almeno due volte qua, che oltre al biglietto e all’albergo magari paga anche il volo aereo. E’ un pubblico selezionato, alla ricerca dello star bene che fa star bene la città. Ed è di ogni età, come i concerti in cartellone“.

Ma quindi il concerto innesca la vacanza?

“Esatto. La data del concerto accende un interesse che poi non si ferma lì, complice anche la straordinaria bellezza della nostra città. E non c’è distinzione tra un artista e l’altro. Per noi albergatori è indifferentemente un ’tutto esaurito’“.

Da estimatore del Summer dica la verità, come ha vissuto la “fuga“ in Versilia, con il cartellone “Prima Estate“ nel parco di Bussoladomani?

“Non certo come un tradimento, visto che le caratteristiche di quell’evento sono ben diverse, più concentrate su un pubblico giovane. E poi lo devo dire. Conosco un po’ Mimmo D’Alessandro e so che il suo cuore è a forma di baluardo“.

Laura Sartini