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La lotta alla malamovida. Alcol-selvaggio: debutta l’ordinanza

Buona la prima per il divieto di vendita d’asporto dopo le 19 che però salva lo “sbicchi eramento“ dei locali E i gestori, dopo la prima sera, danno le pagelle: "In pochi avventori lo sapevano, ma stanno imparando"

Un locale

Lucca, 4 luglio 2021 -  Primi giorni di applicazione dell’ordinanza che limita la vendita da asporto di bevande alcoliche in centro storico e in alcune altre aree cittadine. Il divieto della vendita d’asporto di qualunque bevanda alcolica dalle 19 (prima era dalle 22) alle 6 del mattino – ma che consente comunque di bere all’interno e ai tavoli esterni dei locali così come permette lo sbicchieramento, ovvero la somministrazione degli stessi alcolici (a chi è consentita) a patto che non siano contenuti in bottiglie, bicchieri di vetro e lattine – è stato generalmente accolto senza problemi, come confermano alcuni gestori di locali.  

«Molti non erano a conoscenza di cosa potessero fare dalle 19 in poi – spiega un commerciante – in particolare non sapevano che le bottiglie non potevano più essere distribuite se non ai clienti che erano regolarmente seduti a un tavolo. A parte questo, la misura è da accogliere positivamente, perché limita la presenza del vetro in giro per la città nelle ore notturne". Proprio sul tema della sicurezza, quanto mai di attualità dopo gli ultimi gravi casi di aggressione avvenuti in centro e nella prima periferia, si appunta l’attenzione degli esercenti. "Credo che il provvedimento – conferma un altro gestore di locali del centro – vada nella direzione giusta, evitare che circolino bottiglie e bicchieri in vetro aumenta la sicurezza dopo una certa ora. Per noi si dilatano i tempi con i quali possiamo servire i clienti, visto che non è possibile consegnare loro direttamente le bottiglie, penso prima di tutto alla birra, ma è necessario sbicchierarle in contenitori di plastica.  

La reazione dei clienti? In genere buona, soprattutto i più piccoli sapevano del provvedimento, anche se qualcuno ha provato a insistere per farsi servire gli alcolici nelle bottiglie sostenendo che la bevanda è più fresca. Si tratta di farli abituare, ma in linea di massima c’è già consapevolezza". Il provvedimento, più che per i locali, è stato comunque concepito per mettere un freno alla vendita di alcolici in bottiglia e lattina da parte dei negozi e soprattutto dei supermercati, davanti ai quali, nel fine settimana, non era certo difficile trovare numerosi giovani con sacchettate di bottiglie di birra, vino e superalcolici. L’anticipo dalle 22 alle 19 dovrebbe riuscire perlomeno a ostacolare il fenomeno. Il divieto deciso lo scorso 29 giugno durante il comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico tenutosi in Prefettura, resterà valido fino al prossimo 11 settembre. Per gli esercenti che non rispetteranno i divieti introdotti è prevista una sanzione amministrativa di 1000 euro.  

Fabrizio Vincenti