REDAZIONE LUCCA

Alfarano e il nuovo corso del Pd ”Torneremo ad ascoltare la città“

Il nuovo capogruppo in consiglio comunale spiega come vuole riportare il partito in mezzo alla gente ”Dobbiamo riuscire sempre di più a fare squadra e aprire un dialogo senza sembrare chiusi“ .

Vincenzo Alfarano, neo capogruppo del Pd in consiglio comunale

Vincenzo Alfarano, neo capogruppo del Pd in consiglio comunale

Nuovo anno, nuovi volti. La ‘fase due‘ del Partito Democratico di Lucca ha preso il via ormai qualche giorno fa con Enzo Alfarano che, dopo Raspini, ha preso in mano le redini del gruppo in consiglio comunale. Giovane e appassionato, per il Pd sarà sicuramente una ventata di rinnovamento.

Come ti senti in questa nuova veste?

"Sono felice di poter dare il mio contributo in questo nuovo ruolo e anche molto orgoglioso di essere stato indicato dai miei compagni consiglieri come persona per sostituire Francesco. Allo stesso tempo, però, sento anche tutta la responsabilità di dover guidare il partito in consiglio comunale in una fase in cui è necessario voltare pagina per costruire l’alternativa a Pardini per il 2027".

Quali sono i tuoi buoni propositi per il 2025?

"Sicuramente riportare una centralità del Pd tramite un gioco di squadra. Sono già partiti dei tavoli di lavoro aperti alla cittadinanza, credo sia opportuno creare sempre di più luoghi in cui i cittadini possano partecipare e far presenti le loro esigenze".

Quali saranno le priorità?

"Senza dubbio la presenza sul territorio, l’ascolto e il dialogo continuo con i cittadini, le associazioni e con tutte le categorie, ma anche l’attenzione a chi ha più bisogno".

Nei prossimi giorni sarà approvato il bilancio preventivo, il sindaco Pardini ha detto ‘ci sarà una particolare attenzione al sociale‘. Cosa ne pensi?

"Da una prima occhiata del bilancio, vedo soprattutto il mantenimento di uno status quo. Non vedo niente che vada incontro al lavoro povero, alle nuove fragilità, per non parlare dei giovani. Pardini fa un raffronto con la situazione pre-pandemica vantandosi di aver stanziato soldi in più, ma vorrei far presente che oggi la società è cambiata tantissimo e, da volontario della Caritas, posso dire che le famiglie che si rivolgono ai centri di ascolto sono più che raddoppiate. La mancanza del contributo affitto rischia di tagliare ancora di più le gambe ai cittadini. Il sociale è sempre di più un’emergenza".

Quali sono, i punti di forza del partito? Quali, invece, le criticità?

"Come partito e come opposizione dobbiamo riuscire sempre di più a fare squadra. Rispetto a come ci poniamo con i cittadini, dobbiamo dare sempre di più l’impressione di ascolto e di dialogo senza sembrare chiusi. In questo senso, cercherò di portare sempre di più i consiglieri e il partito nei quartieri e nei territori per capire direttamente dai cittadini quali sono le loro priorità".

Il giudizio che hai sull’amministrazione è totalmente negativo o ci sono stati anche dei punti di incontro?

"Il giudizio è profondamente negativo perché, banalmente, manca una visione: sui grandi progetti si porta avanti e si inaugura solo quanto passato in eredità dalla precedente amministrazione. Nessuna grande opera porterà la firma della giunta Pardini perché tutti gli altri progetti vengono continuamente rinviati. Manca un lavoro che vada oltre la brandizzazione del turismo. Sul sociale c’è poco o niente, poco sostegno anche nel terzo settore. Nelle periferie c’è un grandissimo senso di incuria e di abbandono. Sulla cultura, il centenario delle celebrazioni pucciniane è stata un’occasione persa. Ricorderemo solo l’intitolazione del teatro che è stata un’arma di distrazione di massa. Il sostegno manca molto anche per i giovani e gli anziani. Ogni volta che ho portato delle proposte ho notato una chiusura pregiudiziale".

La vicinissima Capannori è (di nuovo) maglia nera per le polveri sottili. A Lucca, per quanto riguarda l’ambiente ma anche la salute dei cittadini, secondo te siamo sulla strada giusta?

"La qualità dell’aria è un tema dove serve un lavoro con tutti i comuni della Piana. A Lucca tutti i progetti sulla mobilità alternativa al momento sono stati messi in soffitta, mentre il trasporto pubblico locale ha tagliato fuori le periferie. Ci muoveremo per un comune delle politiche della salute".

Giulia Prete