LAURA SARTINI
Cronaca

Alla Ragghianti. Il made in Italy nell’oltreoceano

Mostra su design e creatività nel dopoguerra. Oggetti iconici e relazioni culturali del periodo. .

Mostra su design e creatività nel dopoguerra. Oggetti iconici e relazioni culturali del periodo. .

Mostra su design e creatività nel dopoguerra. Oggetti iconici e relazioni culturali del periodo. .

La Fondazione Ragghianti, presenta la mostra “Made In Italy. Destinazione America 1945-1954”, un viaggio nel design e nella creatività italiani del dopoguerra visitabile dal 5 aprile al 29 giugno 2025 nelle sale del Complesso monumentale di San Micheletto. L’esposizione è realizzata con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, il supporto di Toscana Aeroporti e il patrocinio del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Firenze, dell’American Chamber of Commerce in Italy, della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Lucca.

A oltre settant’anni dalla storica mostra itinerante “Italy at Work” negli Stati Uniti, l’esposizione della Fondazione Ragghianti, curata da Paola Cordera e Davide Turrini, documenta l’evoluzione della produzione artistica, artigianale e industriale italiana negli anni immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale, evidenziando l’importanza del rapporto con gli Stati Uniti nel favorire lo sviluppo e la promozione del designed and made in Italy. Dai vetri Venini alle ceramiche di Gio Ponti, Lucio Fontana e Fausto Melotti, passando per le calzature di Salvatore Ferragamo, la mostra racconta, con un forte taglio interdisciplinare, un periodo di grande fermento creativo e di rilancio internazionale attraverso opere pittoriche, scultoree e grafiche, oggetti d’arte applicata e di design, accessori di moda, disegni di allestimenti, prodotti e documentazioni.

“Attraverso un ricco repertorio di materiali d’archivio, vogliamo offrire una nuova prospettiva sugli oggetti iconici di quel periodo e sui loro esemplari conservati nei musei, affrontando temi come le relazioni culturali tra l’Italia e gli Stati Uniti nel dopoguerra, le reti internazionali che coinvolsero politici, critici, artisti e designer di spicco, nonché la storia di eccellenze manifatturiere, alcune delle quali tuttora in attività“, hanno commentato Alberto Fontana e Paolo Bolpagni, presidente e direttore della Fondazione Ragghianti. “La mostra rievoca così un momento cruciale per la promozione del Made in Italy nel mondo, sottolineando l’importanza del “saper fare” degli Italiani e delle relazioni fra arte e design“.