
Alla scoperta dell’Eremo di Calomini. Festività tra storia e tradizioni
Può essere un’escursione, un viaggio storico culturale, un’esperienza particolarmente spirituale, o tutte queste suggestioni messe insieme, certo à che passare la giornata di Pasqua e anche quella del Lunedì dell’Angelo sul territorio della Garfagnana meno conosciuta e più nascosta può rivelare valide alternative alle classiche soluzioni del periodo, anche in caso di meteo non particolarmente clemente. Il luogo tutto da disvelare, da poco rinato a nuova vita grazie all’arrivo di fratel Benedetto, monaco eremita cistercense, che ne cura minuziosamente con alcuni collaboratori l’accoglienza in un clima caldo e profondamente rigenerativo, è lo splendido Eremo di Calomini dedicato a Santa Maria ad Martyres, anche conosciuto come il Santuario dell’Eremita. Siamo nel comune di Fabbriche di Vergemoli, al confine con quello di Gallicano lungo la strada che conduce alla Grotta del Vento.
Un luogo sacro particolarmente suggestivo, meta di pellegrinaggio secolare e molto amato dalle comunità locali. Immerso nel verde e raggiungibile anche a piedi attraverso un sentiero curato da volontari locali, si può visitare salendo in auto fino al posteggio adiacente e trovarlo aperto tutti i giorni. Si narra che qui sia apparsa la Madonna e la Sacra Immagine, raffigurata in una statua di legno di salice, è ancora presente e oggetto di profonda devozione, venerata con il nome di Madonna della Penna.
Tornando ai giorni nostri, dopo la Veglia Pasquale di questa notte, iniziata intono alle 4 e in corso fino alle 6,30, alle 11 sarà celebrata la Santa Messa, mentre le visite guidate alle Grotte saranno attive dalle 12 alle 17, con ingressi contingentati e fino a un massimo di quindici persone a visita. L’iniziativa proseguirà nella giornata di domani, dalle 11,30 alle 17, con la celebrazione della Santa Messa sempre alle 11.
"Ho avuto la fortuna di fare delle visite guidate all’Eremo di Calomini con persone stupende . racconta un visitatore arrivato in questi giorni nel luogo con un gruppo turistico -. Ci siamo fermati a lungo nelle due grotte di meditazione e preghiera senza guardare l’orologio, cullati dalle nostre anime aperte. Sono stati momenti con emozioni forti, dove il turismo era totalmente scomparso per lasciare spazio a una rigenerante riflessione e alla pura spiritualità". Da poco tempo l’Eremo è diventato anche social, grazie a una pagina Facebook dedicata, denominata "Eremo di Calomini Official".
Fiorella Corti