“Allarme Pfas nelle acque“. La Cgil chiede le analisi

Inviata a tutti i sindaci del territorio provinciale la richiesta di effettuare un campionamento accurato di quelle potabili. “Rischi per la salute“.

“Allarme Pfas nelle acque“. La Cgil chiede le analisi

Una recente protesta contro i Pfas

La Cgil Lucca, in qualità di rappresentante degli interessi sociali della popolazione, ha inviato negli scorsi giorni, a tutti i sindaci del territorio provinciale, la richiesta di effettuare un campionamento delle analisi delle acque, in modo da evidenziare l’eventuale presenza di sostanze inquinanti negli interessi della salute pubblica. Come ormai noto grazie agli articoli e ai servizi televisivi riportati da diversi media, i risultati delle analisi delle acque potabili prelevate a Lucca e Capannori da Greenpeace nell’ambito dell’iniziativa “Acque senza veleni” hanno evidenziato la presenza di PFAS in entrambi i campioni raccolti.

Gli PFAS, sono composti chimici utilizzati fin dagli anni ‘50 in campo industriale per l’impermeabilizzazione di numerosi prodotti. Oggi, però, queste sostanze sono ben più note per la contaminazione ambientale prodotta nel tempo, proprio a causa della loro natura, che li rende estremamente resistenti ai naturali processi di degradazione. Oltre alla loro persistenza nell’ambiente, è stata dimostrata anche la loro tendenza ad accumularsi anche negli organismi viventi, uomo compreso, per i quali risultano essere tossici ad elevate concentrazioni. Il modo più facile con cui è possibile venire esposti a tali sostanze è per via alimentare o per inalazione/ingestione di polveri. Pertanto, una volta introdotti in natura, gli PFAS finiscono per contaminare tutta la catena alimentare, dal suolo, agli ortaggi, agli animali ed all’uomo.

"Per tali ragioni – scrive la Cgil – , la presenza di queste sostanze nelle acque potabili di Lucca e Capannori riscontrate da Greenpeace, seppur accertata in via preliminare e da confermare ulteriormente, rappresenta un grave campanello d’allarme. Per questo motivo ci siamo attivati per chiedere ai sindaci di tutta la provincia, in qualità di Autorità sanitarie locali chiamate ad esercitare poteri-doveri di controllo a tutela dell’ambiente e della salute pubblica, di attivare un campionamento di analisi delle acque per uso civile ed industriale presenti sui propri territori, finalizzato all’individuazione di eventuale presenza di PFAS. Da tale campionamento sarebbe quindi possibile trarre una mappatura della presenza di tali sostanze nelle acque, e quindi anche degli eventuali rischi presenti per la salute dei cittadini. La stessa mappatura potrà inoltre servire per poter organizzare gli eventuali provvedimenti più adeguati per risolvere eventuali situazioni di criticità".