BARBARA DI CESARE
Cronaca

Altolà di Picchi: "Basta sperperare soldi pubblici"

Il nuovo impianto di trattamento dei pannolini che nascerà tra Capannori e Porcari continua a sollevare dubbi: fra questi anche...

Il nuovo impianto di trattamento dei pannolini che nascerà tra Capannori e Porcari continua a sollevare dubbi: fra questi anche...

Il nuovo impianto di trattamento dei pannolini che nascerà tra Capannori e Porcari continua a sollevare dubbi: fra questi anche...

Il nuovo impianto di trattamento dei pannolini che nascerà tra Capannori e Porcari continua a sollevare dubbi: fra questi anche Liano Picchi che, a nome del coordinamento dei comitati ambientali della Piana evidenzia come negli anni, ci sia stata una lunga scia di spreco di denaro pubblico, senza mai un responsabile: "Ci dicono che dobbiamo fidarci di tecnici e politici e spendere 20 milioni di euro per realizzare un impianto che non esiste in nessun’altra parte del mondo. Anzi, peggio, un impianto di cui esisteva un solo prototipo sperimentale che é stato smantellato".

Picchi ripercorre alcune delle vicende degli ultimi anni, risoltesi in spreco di denaro pubblico, senza mai un colpevole: dall’inceneritore costruito negli anni ’80 privatamente ad Italcarta, che: "Emetteva diossine 400 volte oltre il limite massimo consentito, e fu smantellato – sottolinea Picchi – con danni all’ambiente e spreco di decine di miliardi di lire. Negli anni ’90 il governatore della Toscana, Chiti, inviò due commissari per fare due inceneritori: uno a casa del Lupo, fermata da una sollevazione popolare e uno a Pietrasanta, che dopo anni di malfunzionamenti, fu smantellato. Poi sono stati spesi 15 miliardi di lire per costruire un tubone per portare acqua dal Serchio alle cartiere e un raffinatore per miscelarla con quella in uscita dal depuratore. Nessuno ha mai pagato un euro per gli ingenti danni arrecati alle finanze pubbliche, eppure di fronte alle nostre evidenti perplessità di allora, politici e tecnici avevano giurato sulla funzionalità di quegli impianti. E come se tutto ciò non fosse mai avvenuto, ci risiamo con l’impianto dei pannolini. Ma questa volta, ci auguriamo che i responsabili siano chiamati a risponderne personalmente".