Una persona dallo spiccato senso di umanità, con attenzione al territorio e senza mai mettersi in evidenza personale, privilegiando quel tipo di politica che è servizio ai cittadini. Cordoglio ad Altopascio per la scomparsa di Rolando Galantuomini, 79 anni, entrò in Alleanza Laica nel 1983 (all’interno simpatizzanti dei partiti Liberale, Repubblicano, Socialdemocratici dell’epoca) che poi diventò Alleanza Civica alcuni anni più tardi e che contribuì alla creazione del contenitore politico "Insieme per Altopascio", il movimento civico che poi dette origine alla lista con cui Maurizio Marchetti vinse le elezioni nel 1993 e in successione le altre, per quattro mandati, non consecutivi però, con l’intermezzo di Giorgio Ricciarelli dal 2001 al 2006.
Insieme per Altopascio che poi, pur civico, si è orientato verso il centrodestra. Galantuomini, commerciante e titolare di una avviatissima pasticceria all’angolo tra via del Lanificio e piazza Umberto, aveva capito in anticipo la crisi dei partiti con le sigle tradizionali e che il civismo avrebbe funzionato, soprattutto al momento del cambio della legge elettorale, quando il sindaco non era più il prodotto degli accordi tra i partiti ma, dai primi anni Novanta, era eletto direttamente dal popolo. Alleanza era la parte della coalizione che guardava alle esigenze dei cittadini e che pungolava la stessa maggioranza su questo. Certamente un modo di fare politica meno legato all’ideologia. Non ha mai voluto incarichi personali, continuando però la sua azione, con Alleanza che spesso ha avuto consiglieri ed assessori, come Massimiliano Paluzzi e Fabio Orlandi. Negli ultimi tempi, a causa della malattia, si era visto meno, ma sarà ricordato come una figura centrale di quel periodo. Lascia la moglie Carla, le figlie Alessia e Simona e il resto della famiglia, ma anche molti amici. I funerali si svolgeranno oggi, venerdì 7 febbraio, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Altopascio. Dopo la Messa la salma proseguirà verso il crematorio di Pisa. Tra l’altro la scomparsa di Rolando Galantuomini, avviene a pochi giorni di distanza da quella di Walter Banti, 80 anni, anche lui ex consigliere comunale nei banchi della maggioranza negli anni Duemila e che era rientrato ad Altopascio, dopo esperienze di lavoro fuori dalla Toscana.
Massimo Stefanini