CLAUDIO CAPANNI
Cronaca

Altopascio, uccisa dal marito: whatsapp di un'amica prima della tragedia, "Tutto bene"?

Amici e parenti di Luigi Fontana, l'omicida, e di Maria Carmina Fontana, la vittima, si preoccupavano del clima pesante che si respirava in casa

Il luogo del delitto (foto Alcide); nei riquadri Maria Carmina e Luigi Fontana

Lucca, 2 giugno 2021 - ll gip Simone Silvestri ha emesso l’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere per Luigi Fontana, il muratore 54enne di Altopascio, accusato di omicidio volontario aggravato nei confronti della moglie Maria Carmina Fontana, 50anni, da tutti conosciuta come Carmela

Il luogo del delitto (foto Alcide); nei riquadri Maria Carmina e Luigi Fontana
Il luogo del delitto (foto Alcide); nei riquadri Maria Carmina e Luigi Fontana

L’uomo, al momento, si trova ricoverato nel reparto di Psichiatria dell’ospedale San Luca dove è piantonato dagli agenti di polizia penitenziaria. Il 50enne è in queste ore sedato e monitorato dal personale medico dopo aver accusato un malore durante l’interrogatorio di venerdì, giorno del femminicidio, di fronte al sostituto procuratore Alberto Dello Iacono e ai carabinieri. Non appena i medici daranno il loro via libera, l’uomo sarà trasferito al carcere di Lucca, il San Giorgio o probabilmente nel carcere di Prato, dove, in genere, vengono condotte le persone indagate di crimini contro le donne. 

Lunedì di fronte al gip e al pm titolare delle indagini, Fontana, ha ammesso le proprie colpe, confermando di aver ucciso la propria moglie con una serie di fendenti inferti con un coltello da cucina. Il movente è stata la gelosia: il muratore, in base a quanto ricostruito finora, accusava la moglie di avere una relazione con un altro uomo.

Questa convinzione sarebbe maturata solo poche settimane prima del delitto. Settimane durante le quali la coppia ha vissuto giorni molto burrascosi. E’ proprio in questo periodo che i due figli della coppia, si erano adoperati per ricucire lo strappo fra i genitori. Ad aiutare i figli c’era anche una piccola rete di amici di famiglia e parenti che, nei giorni, si erano preoccupati di vigilare sul clima che si respirava nella villetta al civico 17 di via Fermi, ad Altopascio. 

Ma niente avrebbe fatto immaginare l’epilogo di sangue di venerdì scorso. Solo poche ore prima della tragedia, Carmela Fontana aveva risposto al messaggino di un’amica che le chiedeva come fosse il clima in casa. A quella domanda la donna, aveva risposto, che le acque sembravano essersi calmate. Ma poche ore dopo il marito l’ha accoltellata.

Ma adesso quali scenari si prospettano? Nei prossimi giorni non è escluso che, sia la difesa dell’uomo, affidata all’avvocato Ilenia Vettori che la Procura, possano chiedere che sia svolta una perizia psichiatrica sul muratore. Oppure il sostituto procuratore Alberto Dello Iacono, di fronte ai gravi indizi di colpevolezza, al primo esito dell’autopsia e delle perizie svolte sulla lama utilizzata per l’uccisione potrebbe chiedere al giudice per le indagini preliminari, entro 90 giorni, di procedere con il giudizio immediato. Si tratta di un modo per accelerare il processo saltando la fase dell’udienza preliminare e celebrarlo nel giro di pochi mesi di fronte alla Corte d’Assise di Lucca. Dove Fontana, se giudicato colpevole, rischia di essere condannato fino a trent’anni di carcere.