Lucca, 10 febbraio 2024 – “Il 7 giugno all’Arena di Verona andrà in scena il più grande concerto mai realizzato con i più grandi cantanti di opera al mondo, centocinquanta professori di orchestra e trecento artisti del coro in un anno importantissimo in cui si celebra il centenario della morte di Giacomo Puccini". Con queste parole pronunciate da Amadeus sul palco di Sanremo è stato forse svelato quello che potrebbe essere uno degli eventi principali delle celebrazioni pucciniane.
Diciamo forse perché oltre alle parole di Amadeus poco altro c’è, visto che dal Comitato e dal suo presidente, Alberto Veronesi, vige il massimo riserbo sull’evento. Certo, le parole di Amadeus non sono passate inosservate, a maggior ragione perché pronunciate subito dopo che sul palco di Sanremo il coro della fondazione Arena di Verona aveva eseguito il celebre ”Va pensiero...“ di Giuseppe Verdi per celebrare l’inserimento del canto lirico italiano nel patrimonio Unesco.
Se dal Comitato non filtra nulla ("il progetto è top secret", le uniche parole pronunciate da alcuni membri dopo le anticipazioni del conduttore del Festival), da Roma invece si viene a sapere che nei giorni scorsi, pur nel pieno della tempesta delle dimissioni del sottosegretario Vittorio Sgarbi, il ministro Gennaro Sangiuliano avrebbe incontrato due dei tre sindaci coinvolti dalle celebrazioni per il Centenario del Pucciniano, ovvero il primo cittadino di Lucca, Mario Pardini, e quello di Pescaglia, Andrea Bonfanti. Un incontro a cui sarebbero stati presenti anche alti dirigenti del ministero della Cultura in cui Sangiuliano avrebbe ribadito la necessità di "non disperdere" un’occasione importante per valorizzare uno dei Maestri della musica italiana, come Giacomo Puccini. Benissimo, quindi, concerti ed eventi di grandissimo richiamo, ma anche di porre attenzione al territorio lasciando un segno tangibile del Centenario. Musica per le orecchie degli amministratori che hanno in questo invito l’impegno a riqualificare e valorizzare i luoghi di Puccini, sia a Lucca che a Viareggio. E, ovviamente, nel territorio di Pescaglia particolarmente caro al Maestro.