LUCIANO NOTTOLI
Cronaca

Andrea Brunini, l'Europa in tour con la sua musica

Ventisette anni, suona e scrive musica da quando ne aveva 13. A settembre ha preso il via il suo tour nelle grandi città europee

Andrea Brunini

Lucca, 2 novembre 2016 - Una serie di avventure in Europa per Andrea Brunini. Nato a Borgo a Mozzano nel 1989, è un cantautore, chitarrista, pianista, improvvisatore e intrattenitore. Si ispira allo stile classico del folk rock, ma in molte canzoni si trova una profonda influenza funky. Ha iniziato il suo percorso da cantautore quando aveva 13 anni e non ha più smesso. Per lui una canzone è paragonata a un’opera d’arte, immortale nel tempo fra estro, sentimento, emozioni. È per questo che le sue canzoni spaziano tra realtà e fantasia, tra storia e attualità. Lo scorso 25 settembre ha iniziato un tour in varie città europee. «Questa avventura – racconta – inizia con l’idea di far conoscere la mia musica nel mondo e nei cuori delle persone. Sono partito dalla stazione ferroviaria di Pisa, per esibirmi a Parigi dal 26 al 28 settembre, a Amsterdam dal 28 al 30, a Berlino dall’1 al 3 ottobre, a Praga dal 4 al 7 ed a Monaco l’8 ottobre. Gli spostamenti tra una località e l’altra sono avvenuti utilizzando i treni, dopo aver trovato e concordato vari live di presentazione del mio album in diversi pub nelle città».

Un tour importante... «Ho deciso di partire alla conquista dei locali e delle piazze d’Europa con una chitarra, un microfono, un piccolo amplificatore e tanta passione. Durante tutto il tour sono andato prima nelle piazze e nei pub cantando e suonando i brani del mio ultimo album vietato calpestare i sogni, uscito nel gennaio 2016, introducendo nel repertorio un nuovo inedito, che uscirà all’anno nuovo, portando con sè il secondo album. Questo tour costruito ed organizzato assieme alla mia etichetta è servito oltre a verificare se la mia arte avrebbe preso piede all’estero, anche alla realizzazione del nuovo video clip».

Soddisfatto dei risultati? «Sì. Perché ho capito da questo viaggio – aggiunge Brunini – che la musica non ha lingua, perché se anche le persone non capivano le parole delle mie canzoni, sono stato in grado di regalargli qualcosa, una emozione ed i sentimenti che sono il motivo per cui ho scelto di fare questo mestiere così particolare».

Ha qualche programma per i prossimi anni? «Certamente. Ho intenzione di rifare questa esperienza nel 2017, ad uscita del mio nuovo album, andando a toccare altri Paesi, tra cui la Spagna, l’Irlanda e la Scandinavia».