Altopascio (Lucca), 13 agosto 2023 – E’ già trascorsa una settimana dal dramma consumatosi ad Altopascio, in piazza Umberto, con l’aggressione ad un 75enne. I giorni passano, ma del giovane che ha sferrato il pugno mandando in ospedale Luigi Pulcini, nemmeno l’ombra: carabinieri e municipale lo cercano da giorni e senza sosta, ma lui pare svanito nel nulla.
La “colpa“ del pensionato? Un’occhiata nei confronti di una ragazza che si trovava in compagnia del giovane che poi ha aggredito Pulcini. Intanto il 75enne è sempre sospeso tra la vita e la morte nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Cisanello a Pisa.
Le indagini vanno avanti, ma il giovane dov’è? L’immediatezza in questi casi è determinante: le prime 12-24 ore decisive. Così come la raccolta delle informazioni sul posto, appena accaduto il fatto. Dopo diventa difficile. Servono atti e prove inconfutabili per inchiodare il responsabile effettivo. Colui che si sta addossando la colpa, infatti, è stato denunciato per auto calunnia, il che dimostra che non è lui.
La confessione da subito non ha convinto il pool dell’attività investigativa per le discrepanze emerse dal confronto sia con le immagini delle telecamere della videosorveglianza, sia con le testimonianze di chi era presente per scoprire il vero responsabile.
Per Pulcini debolissime le speranze di una ripresa, troppo estesi i danni provocati dal colpo ricevuto, con relativo trauma cranico e facciale, sommati a quelli provocati dalla successiva caduta a terra. L’emorragia cerebrale è stata arginata con una delicatissima operazione chirurgica, ma la condizione dell’ex commerciante è disperata. Lo ha annunciato anche la moglie dopo aver parlato con i medici. Da capire, inoltre, il motivo per cui colui che si è presentato dai carabinieri si è preso ogni responsabilità: sta coprendo qualcuno confidando e sperando nel fatto che Pulcini non fosse così grave per cavarsela con imputazione lieve?
E’ questa la differenza rispetto ad ogni altra indagine standard: qui c’è un colpevole reo confesso, ma bisogna smontare la sua tesi per scoprire quello effettivo. Almeno secondo gli inquirenti. Si sta lavorando ininterrottamente per la soluzione del rebus. Anche un piccolo dettaglio potrebbe rivelarsi determinante, la chiave di volta per estrapolare la verità. Con l’ausilio della tecnologia si setaccia ogni elemento.
Massimo Stefanini