Lucca, 8 agosto 2023 – Proseguono le ricerche dell’uomo che domenica mattina, di fronte al bar “Buon Caffè“ di Altopascio, ha ridotto in fin di vita Luigi Pulcini, 75enne di Spianate, con un violento pugno sul volto. L’aggressione è avvenuta alla presenza di testimoni e telecamere, i carabinieri stanno stringendo il cerchio intorno al responsabile, ma tra muri di silenzio e presunti tentativi di sviare le indagini, tutto si complica.
Intanto gli investigatori hanno sentito la testimone chiave, ovvero la donna salita in auto insieme all’aggressore, che avrebbe confermato il futile motivo. Ai militari avrebbe raccontato di aver ricevuto dal 75enne un apprezzamento sul suo fisico.
Da lì , poi, quello che è ormai drammaticamente noto. L’uomo è sceso dall’auto, una Fiat 500 celeste, si è avvicinato a Pulcini che era seduto a un tavolo esterno e lo ha colpito con un violentissimo pugno alla tempia, facendolo stramazzare a terra in un lago di sangue, per poi fuggire. Dalla targa dell’auto non sarebbe emerso niente di rilevante. La macchina risulterebbe infatti intestata ad una persona estranea ai fatti.
Potrebbe essere un vicolo cieco anche l’autodenuncia avvenuta domenica sera. L’uomo di 30 anni che si è presentato in caserma prendendosi le colpe sarebbe il fidanzato della donna che Pulcini avrebbe guardato. Ma la confessione non convince gli inquirenti, per via di alcune discrepanze con le testimonianze e le immagini delle telecamere (ad esempio i vestiti indossati dall’aggressore). Elementi che fanno pensare che voglia coprire un amico o un parente. La caccia all’uomo è ancora aperta. L’accusa è di lesioni gravissime, ma potrebbe diventare di tentato omicidio.