Lucca, 2 novembre 2023 – “Sono sincera, non mi aspettavo questa notizia proprio nella giornata in cui si commemorano i defunti e lo stato d’animo è combattuto, provo sensazioni controverse".
Sandra Baldi, la moglie di Luigi Pulcini, il pensionato di 75 anni che si trovava seduto al un tavolo di un bar lo scorso 6 agosto nel centro di Altopascio e fu aggredito con un pugno in faccia da un ragazzo (morì dieci giorni dopo) appresa la notizia scarica i suoi sentimenti.
La donna si trova a Roma in questo periodo. Finalmente, ha avuto la notizia che aspettava da tre mesi. Tre mesi di angoscia e disperazione per la perdita improvvisa (e tragica) del suo Luigi.
“Ho sempre detto di avere fiducia nella giustizia, sono trascorsi 87 giorni da quella tragica mattina che purtroppo mi appare ogni giorno nella mente, qualcuno non ci sperava più. Invece, evidentemente le forze dell’ordine hanno lavorato in maniera proficua e sembra che adesso ci sia stato il risultato tanto atteso. Non comprendo molto la dinamica, visto che l’omicida di mio marito sarebbe quel giovane che si era addossato la colpa sin da subito, che si è presentato alla caserma dei carabinieri. Ma questo non mi riguarda. La cosa fondamentale è che sia stata fatta giustizia, come si suol dire. Non mi addentro in questioni tecniche e giuridiche. So soltanto che Luigi non me lo renderà più nessuno. Questo è un fardello che dovrò sopportare per sempre".
Cosa direbbe a questo ragazzo, se dovesse incontrarlo?
"Meglio di no, niente incontro, forse scapperebbero parolacce, certo è che non è possibile morire così. Per il nulla assoluto. Sguardo? Apprezzamento? Ma quando mai? Quello che non riesco ad accettare sapete cos’è? Se Luigi fosse morto in un incidente stradale, poniamo questa ipotesi, ovviamente il dolore e lo strazio sarebbero stati gli stessi. Fatalità, destino, chiamatelo come volete. Qui si va oltre. Nel 2023 un tizio pensa che qualcuno guardi la sua ragazza e gli sferra un pugno che lo uccide? E’ questo che è duro da accettare. Un fatto futile trasformato in tragedia".
Ritornerà a Spianate?
"Certo, mia mamma era di lì, ma non subito. Adesso quella casa grande e vuota mi angoscia, poi qua vivo nel centro di Roma, posto sicuro, con molta gente in giro, posso cercare di distrarmi meglio, anche se so che è quasi impossibile". Sandra e Luigi si erano sposati solo qualche anno fa ma si conoscevano da una vita.
Massimo Stefanini