Inaugurata ieri la mostra “Guglielmo Petroni (nella foto). Il segno e la parola” al Palazzo delle Esposizioni, con un omaggio musicale composto da Marco Cattani ed eseguito da Mattia Mazzola al sax e lo stesso Cattani alla chitarra. "Petroni fa parte a buon diritto - ha detto Valdo Spini, presidente del Coordinamento Riviste Italiane di Cultura, nel corso della cerimonia - di quella Lucca colta che ci ha dato Arrigo Benedetti, Mario Pannunzio e il versiliese Manlio Cancogni, personalità di livello nazionale. La cultura salva i popoli. E il contributo delle riviste di cultura alla ricostruzione morale del paese nel secondo dopoguerra è stato veramente determinante".
In occasione dell’allestimento dedicato allo scrittore, poeta e pittore lucchese, curato da Alessandra Trabucchi e Giovanni Ricci, da segnalare le iniziative per diffondere la conoscenza delle relazioni di Petroni con il mondo artistico e intellettuale italiano: il concorso per le scuole superiori della Toscana, l’incontro del 7 marzo con Daniela Marcheschi, critica letteraria, docente e studiosa e il corso di aggiornamento per giornalisti, aperto a tutti, dell’8 marzo, dal titolo “Guglielmo Petroni giornalista, testimone della dittatura a Lucca e Roma”. L’ingresso alla mostra è libero, dal martedì alla domenica, dalle ore 15 alle ore 19.