REDAZIONE LUCCA

Aperto l’anno giubilare. Folla di fedeli in S.Martino

Davvero tantissimi i lucchesi che hanno partecipato alla Messa. L’Arcivescovo Giulietti: "Accogliamo questo anno di grazia 2025".

Davvero tantissime persone ieri pomeriggio nel Duomo di San Martino (foto Alcide)

Davvero tantissime persone ieri pomeriggio nel Duomo di San Martino (foto Alcide)

Un appuntamento che ha richiamato davvero tantissime persone con una Cattedrale di San Martino che ha accolto ben 1.700 fedeli. Non c’è che dire, l’anno giubilare – che anche a Lucca si è aperto ieri con la Santa Messa in Cattedrale – è stato salutato dai lucchesi con grande entusiasmo. Tantissimi cittadini in Duomo e, naturalmente, anche esponenti delle istituzioni con in prima fila il sindaco Mario Pardini accompagnato dagli assessori Paola Granucci e Mia Pisano, il presidente della Provincia Marcello Pierucci ed altri esponenti delle amministrazioni comunali del territorio provinciale.

Si è aperto dunque ieri anche a Lucca il giubileo ordinario 2025, il cui motto è "Pellegrini di speranza". I fedeli si sono riuniti alle ore 16 come da programma: l’Area pastorale Piana di Lucca nella chiesa dell’Arancio; l’Area pastorale Valle del Serchio nella basilica di San Frediano; l’Area pastorale Versilia nella chiesa di Sant’Anna. Dopo una preghiera, da ognuno dei tre ritrovi, in pellegrinaggio i fedeli sono giunti prima nella chiesa dei Santi Giovanni e Reparata dove, all’antico fonte battesimale della città, hanno incontrato l’arcivescovo Paolo Giulietti benedicente, per fare memoria del proprio battesimo. Poi si sono diretti nella cattedrale di San Martino. Qui, dopo l’ingresso di diaconi e presbiteri, alle 18 è iniziata la messa solenne presieduta dall’arcivescovo. Presenti 1.700 fedeli, 10 ministranti, 20 diaconi e 90 presbiteri.

Nell’omelia monsignor Paolo Giulietti così si è espresso: "Cara Chiesa di Lucca, cari amici, accogliamo questo anno di grazia 2025. Perché possiamo trovare la fiducia e l’entusiasmo dei figli di Dio, quelli che hanno davanti a loro una vita nuova più importante del grande passato, più decisiva di ciò che hanno alle spalle. Ne abbiamo davvero bisogno come cristiani, come comunità cristiane e come società. Siamo fragili e dispersi, disorientati da una cultura ormai postcristiana. Sfiduciati per la consapevolezza di tanti fallimenti. Abbiamo bisogno davvero di un’iniezione di speranza che ci faccia nuovi, come bambini. La speranza del giubileo, la vita nuova che ci è donata, diventerà vera solo se ci faremo pellegrini di speranza. Se ci mettiamo in cammino con la fiducia di non essere soli. Con la consapevolezza di avere una meta che vale tutta la fatica del cammino. Che la speranza del cammino ci aiuti a vivere pienamente, entusiasticamente, e a smettere di vivacchiare".

La diocesi ha scelto, come segno giubilare, di raccogliere fondi per realizzare un "polo della carità" nella città di Viareggio. La raccolta fondi per questo obiettivo, avviata con l’offertorio della messa di apertura del giubileo in cattedrale, continuerà in diocesi per tutto il 2025.

Cris. Cons.