LAURA SARTINI
Cronaca

Apre Spazio 23. In mostra opere di sei astrattisti

Inaugura domani al Palazzo delle Esposizioni lo speciale evento tra pittura, scultura e grafica.

Prosegue il calendario 2025 di mostre al Palazzo delle Esposizioni di Lucca tra pittura, scultura e grafica offerto alla città dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca e dalla Fondazione Lucca Sviluppo con il patrocinio del Comune di Lucca nell’ambito di “Vivi Lucca”. Da domani – inaugurazione alle 17 – a domenica 30 marzo sei artisti compongono la mostra multi-personale “Spazio 23. Viaggio nell’astrattismo contemporaneo”, a cura di Martina Bacci Di Capaci.

Si tratta di Mario Baroni, il cui lavoro si sviluppa verso una concezione di vita culturale attuale, il mondo nuovo della Fisica Quantistica e la relazione “Spazio Tempo”, delle cui opere hanno parlato Philippe Daverio, Vinicio Berti, Gualtiero Nativi, Franco Cossu; Enrico Becherelli, grafico, autore di manifesti e pubblicazioni per numerosi enti pubblici e privati, dal 2003 arredatore di interni, fin dai primi anni 80 aderisce al movimento informale e successivamente all’astrattismo, sperimentando varie tecniche pittoriche; Marco Bianchi, attivo dal 1967 con numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero fino ad oggi, tra il 1975 e il 1980 sviluppa una ricerca che lo porta ad abbandonare il figurativo e a sperimentare nel campo dell’astrazione e basandosi sul principio del “Riciclare quanto è possibile”, nei suoi lavori utilizza vecchi giornali, manifesti, vernici industriali, oltre ad applicare con cura certosina lamine di foglia d’oro.

Daniele Emilio Cinquini, da oltre 50 anni esprime l’arte tra pittura, acquarelli, grafica, scultura e ceramica, ha realizzato 19 personali e partecipato a numerose collettive di rilievo in gallerie private e in strutture pubbliche, è stato presidente di ASART dal 2012 al 2014 e consigliere fino al 2019 e socio dello studio Giambo arte contemporanea di Firenze; Ferdinando Coppola, protagonista della scena associativa artistica versiliese, ha esposto in Italia e all’estero, lavora con combinazioni di forma e colore per produrre una configurazione interamente nuova: nelle sue opere, variando le aree dei differenti colori, emergono aperture, ora timbriche, ora finanche tonali; Glauco Di Sacco, ricercatore visivo che sperimenta sempre nuove soluzioni di tecnica e colore.