E’ stato rieletto con il 91% delle preferenze, per il quarto mandato alla guida della sezione arbitri di Lucca. Unico candidato, a conferma sia della stima unanimemente riconosciutagli dagli associati lucchesi per l’enorme lavoro svolto, sia per l’incondizionata fiducia di cui gode per il prosieguo della sua attività.
Antonio Ruffo, presidente degli arbitri lucchesi per l’ennesima volta, non si ferma qui. Premiato come uno dei migliori presidenti di sezione italiani, è adesso candidato alle elezioni, AIA, Associazione Italiana Arbitri, nella lista di Alfredo Trentalange, l’ex arbitro ed ex presidente. Se sarà eletto farà parte del Comitato Nazionale della squadra dell’ex direttore di gara torinese, internazionale per diverse annate.
Lo intercettiamo mentre scende dall’aereo a Cagliari dove è atterrato ieri per la campagna elettorale che è già partita, visto che le elezioni ci saranno il prossimo 14 dicembre.
Ruffo, come è nata questa scelta di candidarsi a livelli superiori?
"Dalla necessità di offrire un contributo concreto per il futuro della classe arbitrale. Anticipo una domanda classica. Quella delle “vocazioni“, visto che i numeri ci parlano di una carenza notevole di fischietti. Vorrei lavorare in questa direzione per creare le condizioni e gli incentivi che possano far scegliere questa carriera a ragazze (e ce ne sono diverse per fortuna) e ragazzi. Spesso anche da noi bisogna far arbitrare ad una sola persona il sabato una partita e la domenica un’altra. I giovani disposti a sacrificio e lavoro, applicazione ed apprendimento, potranno togliersi soddisfazioni. In pochi, ma qualcuno lo farà, trasformeranno questa passione in lavoro".
Ma come è adesso la situazione degli arbitri lucchesi?
"Ce ne sono due che sono arrivati sino alla serie D, Tommaso Bassetti come arbitro e Daniele Vicari come assistente; poi abbiamo due osservatori per A-B-C che sono Luca Cesaretti e Guido Baldassari. Speriamo di averne altri nel prossimo futuro".
Ricordiamo le 8 gare in serie A e le 58 in B dirette da Carlo Dinelli oppure il guardalinee Riccardo Bianchi, anche per diverso tempo nella massima serie.
Ultima domanda, Ruffo, secondo Lei il Var potrebbe essere adottato anche in serie C?
"Su questo argomento, mi dispiace, ma proprio non posso rispondere, lo ha già fatto lo stesso Trentalange".
Fin qui Ruffo. Possiamo solo aggiungere che il Var, in certi piccoli stadi, non sempre sarebbe possibile.
Massimo Stefanini