REDAZIONE LUCCA

Area scalo merci da girone dantesco Siringhe e deposito-dormitorio Quale biglietto da visita della città?

Raccolte 100 firme tra commercianti e residenti per chiedere un intervento per porre rimedio ad una situazione di degrado che ormai va avanti da anni e che pare peggiorare sempre più.

Area scalo merci da girone dantesco Siringhe e deposito-dormitorio Quale biglietto da visita della città?

In uno degli ultimi nostri interventi l’avevamo definito un luogo che pareva uscito da un film horror. Forse eravamo stati fin troppo buoni. Perché ad un sopralluogo più attento, l’area ex scalo merci di Lucca e quella dove insiste il parcheggio a pagamento, assomiglia ad un girone dantesco: infernale. E quello che fa drizzare i capelli è soprattutto il fatto che siamo a pochi passi dalle Mura. Una zona che da tempo attende di trasformarsi nell’hub per gli autobus, ma che ad oggi è ancora... in attesa appunto.

Piccola premessa: non è certo ora che la situazione di degrado generalizzata – quando più quando meno – è protagonista in quest’area di cui spesso abbiamo scritto anche in passato: ma la situazione oggi torna prepotentemente di attualità poiché numerosi residenti, commercianti e operatori adesso dicono basta; molti di loro hanno firmato una sorta di petizione (arrivata a ben 100 firme) promossa dal titolare del bar "Cupido" Gino Cervelli, responsabile del sindacato Pubblici esercizi fuori dal centro storico per Confesercenti, e che proprio attraverso la Confesercenti è stata spedita a sindaco e questore. Alcuni di loro ci hanno messo la faccia, facendosi fotografare in gruppo per dire ci siamo. Perché non vogliono che il degrado attuale degeneri e vorrebbero che fosse una delle situazioni da risolvere con tempismo e senza perdere altro tempo. Perché il biglietto da visita della città – ex scalo merci e ciò che si trova intorno a esso – non può essere lasciato così.

Sul lato ferrovia, uno dei vecchi depositi si è trasformato in dormitorio: l’interno è stato chiuso tempo fa, dunque chi usufruisce di tali spazi si deve accontentare della zona esterna, comunque ben coperta dal tetto a spiovente. Non mancano resti di cibo, vestiti, una valigia, e poi coperte e scarpe. Qui un tempo c’era circa una cinquantina di posti auto. Oggi la zona invece è transennata. Ripassando davanti all’altro deposito (bruciato) la prossima tappa è l’ex scalo merci vero e proprio, anche questo transennato alla bene e meglio: basta fare una decina di passi per imbattersi in una distesa di siringhe: roba da brividi.

Dunque loro, quelli che c’hanno messo la faccia facendosi fotografare per dire "ci siamo": sono Gino Cervelli, Renzo Marcinnò, Maurizio Gatti, Massimo Romiti, Salvatore Massimo Rovella, Paola Nelli, Eleonora Fontanini, Ilaria Landucci, Sabrina Mazzoni, Vincenzo Rosa, Elena Alessandri, Rebecca Puccetti, Mario Nannizzi, Enrico Perna, Gabriele Perna, Felice Perna, Angela Gironi, Alessio Arrigoni. E siamo convinti che, volendo, sarebbero molti di più. Turisti compresi.

Cristiano Consorti