FABRIZIO VINCENTI
Cronaca

Lotta all’aria inquinata: “Dopo caminetti e stufe la Regione mette nel mirino le pizzerie”

La denuncia della Lega: “Nel nuovo Piano dell’Aria è prevista l’estensione delle limitazioni della biomassa anche al comparto terziario e nei forni a legna professionali“

Il forno di una pizzeria

Il forno di una pizzeria

Lucca, 29 marzo 2025 – Dopo i caminetti delle case private, la Regione Toscana non trova di meglio che mettere nel mirino le pizzerie e i ristoranti per combattere l’inquinamento: lo denuncia il consigliere regionale della Lega Massimiliano Baldini che in una nota ironizza, ma non prescindendo da un chiaro elemento di preoccupazione sulle nuove intenzioni che la giunta Giani intende promuovere per combattere l’inquinamento che nella Piana è ai massimi livelli, senza che per ora si sia registrati, dopo anni di dichiarazioni, inversioni di tendenza.

“Dopo essersela presa con i caminetti delle famiglie sui quali hanno scaricato la responsabilità dell’inquinamento della Piana di Lucca sulla base di dati relativa alla biomassa che noi della Lega insieme a molti sindaci ed amministratori dei comuni abbiamo contestato – scrive Baldini – ora con il nuovo Piano dell’Aria, che è giunto all’attenzione della Commissione Ambiente e presto ‘sbarcherà‘ in Consiglio Regionale, il ‘mirino‘ è puntato su pizzerie, panifici e ristoranti”.

A pagina 34 del testo in adozione, sempre in riferimento agli sforamenti della zona di cui ai rilievi della centralina di Capannori, si legge infatti che “nel corso dell’adozione del piano e comunque non prima del 2028, sarà valutata l’estensione delle limitazioni della biomassa anche al comparto terziario attraverso l’obbligo di installazione di sistemi di abbattimento di fumi, fuliggine e odori nei forni a legna professionali di pizzerie, panifici e ristoranti”.

“Anche con questo nuovo Piano dell’aria che continua a fondarsi su numeri vecchi perché aggiornati solo al periodo 2017-2021 – prosegue Baldini – la Regione continua a ritenere che tutta la responsabilità dell’inquinamento sia da addossare alla biomassa e quindi dopo aver duramente perseguito i caminetti di tante famiglie che lo utilizzano storicamente anche per far meglio fronte alle economie domestiche, adesso si pensa di andare a colpire le attività commerciali che già fanno tanta fatica a far fronte alle mille difficoltà tributarie e comunque imprenditoriali di una stagione difficile. Si tratta del solito approccio che appartiene a quella sinistra che non ama le partite iva e l’iniziativa individuale dei piccoli commercianti e dei piccoli imprenditori che rappresentano il fulcro delle comunità specialmente nei piccoli comuni”.

Baldini preannuncia battaglia sul tema e ricorda come peraltro la Regione Toscana intenda dare vita a un nuovo studio per verificare la reale provenienza della PM10. “Noi della Lega, sia chiaro, ci metteremo di traverso – aggiunge – sia perché continuiamo a non credere che la biomassa e quindi i caminetti ed i forni a legna possano incidere così tanto sull’inquinamento della Piana notoriamente ingolfata di traffico sia ordinario che pesante, sia perché intendiamo difendere la tradizione dei caminetti a legna e le famiglie più deboli che su tali strumenti riescono a far quadrare i loro bilanci di fine mese, sia ancora perché difendiamo con forza i piccoli imprenditori ed i commercianti già ampiamente vessati dalla burocrazia e dai balzelli di una sinistra che avversa da sempre la libera iniziativa”.

Fabrizio Vincenti