
Claudio Arpaia con Manuela Antonucci, autrice del volume
Una storia, anzi tante piccole grandi storie (criminali) raccolte in un volume che accende i riflettori su un ampio periodo delle vicende lucchesi e su una figura che sembra ritagliata da un romanzo giallo. Un uomo d’altri tempi, sicuramente. Tempi in cui le indagini si facevano consumando le suole delle scarpe, gettando con pazienza reti fatte di informatori e confidenti, filtrandone poi i risultati con l’indispensabile fiuto investigativo, grazie anche al lavoro di una squadra ben affiatata.
Claudio Arpaia, calabrese taciturno, ex dirigente della questura di Lucca, per quasi venti anni a capo della squadra mobile, si racconta in questo libro firmato da Manuela Antonucci: “Lupo di strada - Storie criminali lucchesi“, edito da Maria Pacini Fazzi.
Il volume sarà presentato martedì 6 maggio alle ore 17 al Real Collegio dall’avvocato Florenzo Storelli, a colloquio con i giornalisti lucchesi Paolo Pacini (La Nazione) e Luca Tronchetti (Il Tirreno). A introdurre l’incontro sarà il sindaco Mario Pardini.
Arpaia è un personaggio che ha lasciato una traccia profonda in città. Aveva iniziato la sua avventura in Polizia a Lucca l’8 gennaio 1976 a capo della Squadra mobile della Questura, proveniente dal servizio come ufficiale di complemento della Guardia di Finanza. Era poi rimasto al vertice della Mobile addirittura fino a metà 1995, per poi passare a dirigere la Digos, quindi l’Anticrimine e la divisione amministrativa. In tutto 35 anni a Lucca. Una vita intera.
"L’idea di raccontare queste storie – spiega Claudio Arpaia – è stata dell’amico Walter Farnesi, che tra l’altro scrive qui un capitolo dedicato alla mia più recente attività di investigatore privato. Lui mi mise in contatto con Manuela Antonucci che ne ha fatto un bel libro".
Il titolo “Lupo di strada“, particolarmente evocativo, nasconde anche un simpatico aneddoto... "E’ vero – sorride Arpaia – . Dietro a questa immagine del lupo c’è una cosa che ho scoperto solo dopo tanti anni, quando ero ormai andato in pensione. Quando ero a capo della Mobile, i colleghi temevano un po’ i miei controlli a sorpresa e così via radio si avvisavano l’un l’altro del mio arrivo facendo appunto il verso del lupo... Però in effetti io mi sento un po’ un lupo di strada, la strada è stata sempre il mio habitat e Manuela ha fatto bene a scegliere questo titolo efficace".
"Voglio ringraziare il sindaco Mario Pardini – sottolinea Arpaia – per aver accettato di partecipare alla presentazione al Real Collegio il prossimo 6 maggio. Cercheremo di raccontare queste storie lucchesi in modo piacevole, stuzzicati magari dalle domande di voi giornalisti che certe vicende le avete vissute da vicino...".
Paolo Pacini