
L'arresto è stato compiuto dai carabinieri della compagnia di Giugliano
Lucca, 25 marzo 2015 - E’ stata depositata ieri mattina dall’avvocato Andrea Balducci, nei termini previsti, la richiesta del secondo grado di giudizio per la vicenda del carabiniere condannato per lesioni a sei mesi di reclusione, pena sospesa, per il cosiddetto «arresto violento» di un uomo di nazionalità tunisina sorpreso in flagranza di reato a rubare all’interno di un capannone di un’azienda cartaria di Carraia. Il ricorso in Appello è stato voluto dal rappresentante delle forze dell’ordine che non ha ritenuto di piegarsi alla prima sentenza che, tra l’altro, lo ha obbligato anche al risarcimento danni di circa 7500 euro con una provvisionale immediata di circa 3000 (oltre alla rifusione delle spese processuali) al ladro arrestato: questi aveva denunciato dolori al collo da trascinamento con un cavo elettrico e al torace per un «trauma cranico non commotivo», oltre ad una «frattura di una costola», secondo quanto confermato dal referto del pronto soccorso. Il tunisino, poi condannato comunque per furto, ha dichiarato di essere stato oggetto di percosse e ciò ha attivato prima il rinvio a giudizio del militare dell’Arma (pluridecorato in operazioni di sicurezza a livello internazionale, quindi assai preparato a gestire certe situazioni) e successivamente alla condanna. Il carabiniere ed il suo difensore, ovviamente, sostengono il contrario, che non ci furono lesioni e che nessuno ha visto direttamente la scena dell’applicazione delle manette. Vedremo come andrà a finire anche se ci vorrà pazienza, forse anche 18 mesi, prima di una nuova sentenza. Dopo il nostro scoop, (che ha fatto discutere l’Italia, con tanto di interrogazioni parlamentari) la stragrande maggioranza della gente ha preso le difese di chi deve tutelare l’ordine, arrestare i delinquenti per 1200 euro al mese, con l’adrenalina che scatta per riportare a casa la pelle. E, come ha dichiarato il sindacato nazionale di polizia Consap, «senza il tempo di consultare le carte». Ovviamente le sentenze vanno rispettate e quindi sono assolutamente da censurare le minacce pervenute da qualche esagitato al magistrato autore della stessa, vicenda su cui è stata aperta una specifica e parallela inchiesta. Il cittadino comune, però, si è schierato: il conto corrente dedicato aperto dal sindaco di Altopascio, Maurizio Marchetti, ha fatto registrare un boom di versamenti e di bonifici, superando i 5 mila euro che saranno devoluti in opere di solidarietà. Il titolare della Celtex spa di Montecarlo, Andrea Bernacchi, ha dichiarato di voler versare mille euro per il carabiniere, invitando gli altri imprenditori della Piana a fare altrettanto.