REDAZIONE LUCCA

“ART + AI“: al Real Collegio la mostra dell’artista cinese Hero Pavel

Si intitola “ART + AI“ la nuova mostra dell’artista cinese Hero Pavel organizzata dall’Associazione Caleidosarte e curata da Claudio Giannini...

Si intitola “ART + AI“ la nuova mostra dell’artista cinese Hero Pavel organizzata dall’Associazione Caleidosarte e curata da Claudio Giannini...

Si intitola “ART + AI“ la nuova mostra dell’artista cinese Hero Pavel organizzata dall’Associazione Caleidosarte e curata da Claudio Giannini...

Si intitola “ART + AI“ la nuova mostra dell’artista cinese Hero Pavel organizzata dall’Associazione Caleidosarte e curata da Claudio Giannini visitabile nelle sale del Real Collegio per tutto il periodo delle feste dal 23 dicembre fino all’8 gennaio 2025.

La mostra che gode del Patrocinio del Comune di Lucca vedrà esposte opere d’arte digitale che sapranno senza ombra di dubbio sorprendere, stupire e affascinare quanti avranno modo di visitare il percorso espositivo studiato dal curatore.

“Il percorso di Hero Pavel, maestro d’arte della nuova generazione cinese, è di un interesse stimolante, pone su un piano di valutazione tutto ciò che viene avvistato e riprodotto abbreviandone il tratto interpretativo che divide la pittura dall’Arte digitale. Dichiara Claudio Giannini curatore della mostra- Diventa epico il momento della focalizzazione che poi traduce il soggetto in opera, sia essa fotografica o pittorica. Esiste, solo nei suoi lavori il concetto riproduttivo che Hero ha in sé, riducendo il principio divisorio tra l’originale impostazione pittorica e l’innovativa fotografia”.

“L’angolo scelto per fissare sulla carta o tela, ha lo stesso tempo e sezione per l’esecuzione focale, l’uomo è pur sempre determinante con un percorso che fa occhio, cervello e click o occhio, cervello e segno e cromie su tavola e tela“, aggiunge Giannini.

“Le opere d’arte digitale hanno dei grandi vantaggi per gli artisti digitali rispetto a quelle più tradizionali e analogiche - scrive Daniele Comunal in una nota -. Primo fra tutti la maggiore flessibilità creativa, data dal fatto che i limiti strumentali all’immaginazione possono essere molti di meno, grazie alla possibilità di manipolare o combinare a livelli più profondi le immagini”.