![L’analisi della Camera di Commercio evidenza un calo delle imprese. Il presidente Tamburini: ”L’imprenditoria artigiana continua . a rappresentare un elemento fondamentale per lo sviluppo locale“. L’analisi della Camera di Commercio evidenza un calo delle imprese. Il presidente Tamburini: ”L’imprenditoria artigiana continua . a rappresentare un elemento fondamentale per lo sviluppo locale“.](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/ZDYzY2Y2OTktOTZiNS00/0/artigianato-in-calo-pesano-le-difficolta-nel-ricambio-generazionale.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
L’analisi della Camera di Commercio evidenza un calo delle imprese. Il presidente Tamburini: ”L’imprenditoria artigiana continua . a rappresentare un elemento fondamentale per lo sviluppo locale“.
Alla fine del 2024, l’artigianato della Toscana Nord Ovest (nei territori dove opera la Camera di Commercio, vale a dire le province di Lucca, Pisa e Massa Carrara) mostra segnali contrastanti. La provincia di Lucca registra 10.416 imprese artigiane (-0,9% rispetto al 2023), Massa-Carrara ne conta 4.676 (-0,2%) e Pisa quasi diecimila (-0,1%). Il settore delle costruzioni segna un calo a Lucca ma cresce leggermente a Massa-Carrara e Pisa. Nel manifatturiero, soffrono diversi comparti, mentre crescono nautica, riparazione di macchinari e alcuni servizi alla persona. Versilia e Piana di Lucca restano le aree più dinamiche, mentre in Lunigiana e in Valdera l’artigianato mantiene un peso rilevante nell’economia locale.
Questo quanto emerge dall’analisi dell’Istituto di Studi e Ricerche (Isr) e dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest sui dati Infocamere-Stockview. “Questi numeri, seppur in un contesto di stagnazione - afferma Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest - evidenziano l’importanza dell’artigianato per il tessuto economico delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa. Nonostante le complesse sfide contemporanee e le turbolenze geopolitiche e di mercato, l’imprenditoria artigiana continua a rappresentare un elemento fondamentale per lo sviluppo locale, contribuendo in modo significativo all’economia e, per sua peculiarità, alla cultura di queste aree”.
Alla fine del 2024, la provincia di Lucca conta 10.416 imprese artigiane, pari al 25,8% del totale, una quota superiore alla media toscana. Tuttavia, rispetto al 2023, si registra un calo di 97 unità (-0,9%), mentre nel decennio la flessione è del 14%, più marcata rispetto al calo complessivo delle imprese (-6,7%). Il settore soffre per il difficile ricambio generazionale e la pressione fiscale, con le imprese individuali, che rappresentano il 75% del totale, in diminuzione dello 0,7% nell’ultimo anno e del 13,7% nel decennio. Parallelamente, crescono le società di capitale (+3% nell’anno, +47,6% nel decennio), mentre le società di persone continuano a ridursi (-3,5% nell’anno, -30% nel decennio), anche a causa della normativa sulle Srl semplificate. Settorialmente, le costruzioni (4.373 imprese) calano dello 0,8%, il manifatturiero (2.396 imprese) dell’1,4%, con eccezioni positive nella fabbricazione di mobili (+4,7%), riparazione di macchinari (+6,7%) e cantieristica (+10,7%): un segnale del buon andamento della nautica. I servizi segnano un lieve calo (-0,7%), con flessioni più accentuate nel trasporto merci (-2,6%) e nella ristorazione da asporto (-7,8%), mentre crescono le attività di pulizia (+7%) e giardinaggio (+0,8%). A livello territoriale, l’88% delle imprese artigiane si concentra in Versilia e nella Piana di Lucca, aree più dinamiche grazie a nautica, turismo e servizi alla persona.