REDAZIONE LUCCA

Assalito da branco di lupi un gregge di pecore

Uccisi a Coli 18 animali, per un danno di 20mila euro. E’ il secondo attacco certo

Lupi di nuovo all’attacco sul territorio massarosese. E stavolta, il bilancio è devastante, con 18 tra pecore e agnelli morti. La carneficina si è consumata in località Coli, a poche centinaia di metri in linea d’aria dall’allevamento di alpaca a Stiava dove i predatori avevano colpito meno di due settimana fa, uccidendo due esemplari in stato di gravidanza. E si parla anche si un terzo attacco a Bargecchia, in cui sarebbero rimaste uccise un numero non precisato di pecore. Stiava, Bargecchia, Pieve a Elici, Gulfa: i predatori sembrano essersi focalizzati su quest’area, e tra gli allevatori sale il livello di allarme.

A giudicare dalla dinamica della strage di domenica notte, si ipotizza che i lupi possano essere almeno cinque o sei. Il gregge che hanno attaccato era coposta da 23 animali: 12 pecore e 11 agnelli. Al mattino, quando il proprietario si è svegliato, la maggior parte degli animali erano morti. Alcuni, scappati dalla furia dei lupi, sono stati ritrovati nel corso della giornata di ieri. Ma l’appello è impietoso: sono rimasti vivi un maschio e una femmina adulti e tre agnellini. Il danno, dal punto di vista economico, si calcola a braccio tra i 18 e i 20mila euro.

Sulla vicenda prende posizione il vicepresidente nazionale di Libera Caccia Sisto Dati (nella foto a destra): "I lupi sono protetti, ma gli allevatori e le pecore chi li protegge? Invito le istituzioni preposte a trovare la formula necessaria a risolvere questo problema. Stavolta è toccato alle pecore, due settimane fa agli alpaca. Ma con un branco di lupi in giro, a breve potrebbe toccare a un animale d’affezione, o potrebbero essere attaccate delle persone. In questa zona ci sono diverse mandrie di pecore e capre: che si deve fare? Io sono d’accordo che il lupo vada tutelato e protetto, ma occorre tutelare anche gli altri animali".

Dati illustra un breve formulario di proposte: "Bisogna che agli allevatori vengano pagati i danni in tempi rapidi quando c’è un verdetto dell’Asl che attesta la morte degli animali per un attacco da parte dei predatori, come in questo caso – spiega – e poi occorre mitigare il fenomeno dei lupi per evitare situazioni come quella che stiamo vivendo, con due attacchi nell’arco di neanche quindici giorni. Serve una caccia di un certo tipo, chiaramente non di sterminio ma mirata. Anche perché il lupo si espande: poco tempo fa, ne sono stati visti anche sul vialone a Torre del Lago, all’altezza del Frau Marlene".

Daniele Mannocchi