Assalto alle “Case rifugio“ “Le domande sono 4 volte più delle nostre disponibilità“

La presidente Daniela Caselli: “Crescono gli accessi e la violenza economica“

Assalto alle “Case rifugio“ “Le domande sono 4 volte  più delle nostre disponibilità“

La presidente Daniela Caselli: “Crescono gli accessi e la violenza economica“

Non c’è sorpresa purtroppo. Fioriscono i progetti, crescono le forze in campo ma continua inesorabile l’escalation dei casi di violenza fisica, psicologica e anche economica. Il numero degli accessi al Centro Antiviolenza Luna nel 2023 era già alto, 395 contatti. Che sono saliti a 445 nell’arco del 2024 con 160 prese in carico (nel 2023) diventate 221 nel 2024. Di queste, 40 persone sono entrate nelle case rifugio a indirizzo segreto, ma le richieste di ingresso in protezione sono state nell’anno in corso ben quattro volte superiori alla disponibillità, ovvero 175. Un’emergenza assoluta. Alle case rifugio arrivano soprattutto donne che sono passate dal Codice Rosa, dai servizi sociali o da Seus, sistema emergenza urgenza regionale. E ora le fascie di età: sono soprattutto quella tra 18 e 49 anni (da 25 a 27% dei casi), ma il rischio è alto anche over 50 (17%) e gli adolescenti, purtroppo, non sono esenti, testimoni inermi spesso, di violenza assistita. I Comuni di provenienza prevalenti sono il capoluogo, 42%, Capannori con il 15%, Porcari con il 7%, Altopascio con l’8%. La nazionalità delle vittime è preminentemente italiana (67%), poi extra Unione Europea (32%) e europea (2%). All’inizio del percorso la vittima non conviveva con il maltrattante (69%). “Tra i tipi di violenza è in aumento quella economica, probabilmente dovuto al fatto che adesso si risconosce di più anche da parte della vittima – così Daniela Caselli (nella foto) presidente del Centro Antiviolenza Luna –. Soldi contati, richiesta di scontrini, non poter lavorare o studiare sono i casi più ricorrenti. Noi diamo aiuti concreti offrendo, grazie a risorse e donazioni, il percorso per la patente e in qualche caso anche l’auto necessaria per andare al lavoro. Stiamo procedendo anche con i corsi di formazione che inseriscono direttamente nei tirocini, pagati mille euro al mese, per tre mesi e rinnovabili fino a un anno. Un progetto specifico per le donne vittima di violenza, di valenza triennale fino al 2026“.

Lo sportello lavoro del centro ha attualmente in carico 12 donne, due lavorano da un anno con prospettiva di inserimento a tempo indeterminato, una sta effettuando il tirocinio. Nello specifico sono 43 i casi di violenza economica, ben 257 di violenza psicologia, 183 fisica, 44 stupro o molestie, 40 stalking. Nel 54% dei casi le vittime hanno fatto regolare denuncia (solo 6 denunce sono state ritirate). E l’attività di prevenzione, fondamentale alleato, sta coinvolgendo decine di scuole, dalle primarie alle superiori.

L.S.