Lucca, 4 dicembre 2024 – Novità sull’agguato di Pesaro ai danni dei tifosi della Lucchese. La Digos di Pesaro si appella ai testimoni che sabato scorso, intorno alle 14, hanno assistito all’attacco nei confronti della carovana di tifosi rossoneri, tra cui anche famiglie, che prima dell’inizio della partita Vis Pesaro - Lucchese hanno atteso lungo l’Interquartieri per lanciare bastoni e bottiglie contro la tifoseria in transito. L’intero corteo era scortato dalla polizia a partire dal casello autostradale. Un van di 9 posti ha avuto la peggio ritrovandosi con il vetro laterale completamente in frantumi. Il conducente si è fatto medicare dal Pronto soccorso riportando alcune lesioni al volto.
La questura pesarese sta conducendo indagini serrate per risalire all’identità del manipolo di almeno cinque o sei aggressori che, con il volto coperto hanno atteso il passaggio dei lucchesi e gli hanno pietre, bastoni, bottiglie di birra, fumogeni e altri oggetti. Tra gli elementi che stanno aiutando gli inquirenti a ricostruire l’agguato anche i filmati delle telecamere del traffico ma anche la raccolta di testimonianze. La Digos sta scandagliando, in particolare, l’ambiente degli ultras biancorossi organizzati in 4 gruppi principali che contano al loro interno, secondo gli inquirenti, un numero variabile che oscilla tra le 120 e le 150 persone. Di questi in 16 sono destinatari di un provvedimento Daspo.
Buona parte dell’arsenale utilizzato dagli aggressori è stato recuperato dietro i cespugli, dalla parte opposta verso la sede dell’autostrada, all’altezza del bar Cantuccio. Si tratta di caschi, una mazza da baseball metallica, numerosissimi tubi da elettricista tagliati a vivo uno dei quali con all’interno un uncino metallico. E ancora: fumogeni, bottiglie di birra rotte, ombrelli, un bastone di legno e catene metalliche. Non si tratterebbe quindi di oggetti casuali ma di un vero e proprio arsenale strutturato e preordinato al portare a termine un vero e proprio attacco pianificato.
Intanto il sindaco di Pesaro, Andrea Biancani, scrive al sindaco di Lucca Mario Pardini: “Vicinanza alle persone che hanno subito l’assalto, un vergognoso atto di violenza che la città condanna con fermezza”. “A nome mio e della città – scrive il primo cittadino di Pesaro – voglio esprimere la vicinanza per l’ignobile assalto subito dai tifosi della Lucchese la scorsa settimana a Pesaro”.
“Un vergognoso atto di violenza da parte di alcune persone che hanno agito in maniera vile, e a volto coperto, lanciando pietre e bastoni contro il pulmino che stava trasportando i tifosi allo stadio. Un gesto inqualificabile, che Pesaro Città Europea dello Sport non tollera e condanna con fermezza, dal quale si distacca nella maniera più assoluta”.
E continua: “Purtroppo, a volte, la stupidità e l’ignoranza delle persone non ha limite. La violenza non è mai accettabile e non può e non deve in alcun modo essere associata allo sport, che al contrario è un luogo di valori positivi, spazio di lealtà e di crescita. Nulla a che vedere con quanto successo lo scorso 30 novembre 2024. Ti prego di estendere la mia solidarietà a tutta la città di Lucca, alla società, ai tifosi della Lucchese”.
Le indagini della Digos della Questura di Pesaro continuano: “Ringrazio le Forze dell’Ordine per il puntuale lavoro che stanno svolgendo in queste ore, come sempre, per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza in città”, ha concluso Biancani.
An. Mar.