Assi viari, come cambiano i tracciati. Anas ha accolto solo ritocchi

Convocata per il 23 ottobre la prima riunione della Conferenza dei servizi: la nuova viabilità entra nella fase calda. Nuovo innesto a San Filippo, no alle modifiche per i laghetti di Lammari. I piloni? Giù di un metro al massimo.

Assi viari, come cambiano i tracciati. Anas ha accolto solo ritocchi

Una raccolta di firme contro il progetto dei nuovi Assi viari

Assi Viari, con la convocazione da parte di Anas per il prossimo 23 ottobre della prima riunione della Conferenza dei servizi, il progetto di nuova viabilità entra davvero nella sua fase calda. Nei mesi scorsi, la Regione aveva indetto, a seguito della firma di un protocollo di intesa, un tavolo di confronto tra gli enti locali e la stessa Anas per raccogliere alcune osservazioni riguardo alle eventuali modifiche al progetto e al tracciato del primo 1° stralcio, costituito dall’Asse Nord-Sud, dall’Asse Est-Ovest e dalla parte dell’Asse Ovest-Est compresa tra l’intersezione di Antraccoli e la rotatoria di collegamento con l’ospedale San Luca che misura complessivamente 11,69 Km.

In quella sede sono state valutate da Anas le istanze ricevute, alcune accolte, altre respinte. Tra queste ultime l’ipotesi di sostituire il sovrappasso destinato a scavalcare la ferrovia Lucca-Aulla al km 0+155 con un sottopasso. Quanto alla richiesta, avanzata dalla Provincia, dal Comune di Lucca e quello di Capannori di abbassare il livello complessivo dell’opera portandola a raso e non con piloni alti metri, i cui impatti sono molto temuti, la richiesta è stata solo minimamente accolta: Anas si è dichiarata disponibile a abbassare solo alcuni tratti in cui si può ipotizzare un riduzione tra i 60/100 cm.

Quanto all’intersezione tra la zona industriale di S. Pietro a Vico ed i nuovi assi, non sono state accolte le richieste di modifica. Sì invece alla rotatoria in via di Piagge II, come alla richiesta di migliorare l’accessibilità dei fondi laterali e ridurre l’interferenza dell’opera in progetto con i fabbricati esistenti, in via delle Ville e sì anche al collegamento ciclopedonale di via del Pinaccio attraverso un sottopasso. Al Comune di Lucca, che aveva evidenziato la criticità della rampa di collegamento tra l’asse ovest-est e via del Marginone, chiedendo il collegamento diretto con via di Tiglio "per raccogliere il traffico di via di Tiglio stessa e diminuire per quanto possibile il traffico di attraversamento nel tratto adiacente al nuovo presidio ospedaliero" e a quello di Capannori, ma anche alla Provincia, che avevano evidenziato come quel raccordo potesse generare incidenti, Anas ha risposto dichiarandosi disponibile a realizzare un sovrappasso o un sottopasso.

"Si conferma la necessità di un raccordo con la Via di Tiglio – si legge nel verbale – così come indicato anche nella delibera del CIPE oltre che nei pareri della Provincia che ha ripreso le indicazioni del Comune di Lucca. La soluzione proposta deve quindi essere modificata sostanzialmente riportando il collegamento all’interno della intersezione a rotatoria dell’ospedale". A patto, viene aggiunto, sia ottenibile una autorizzazione paesaggistica. Quanto agli attraversamenti a raso con la via Francigena, Anas si è dichiarata disponibile a inserire segnali luminosi di attraversamento pedonale-ciclabile e altri accorgimenti.

Sui Laghetti di Lammari e la mitigazione dell’impatto, una delle richieste che stavano più a cuore a Comune di Capannori e Provincia: secondo Anas la richiesta è accoglibile solo attraverso interventi di implementazione di segnaletica e/o traffic calming, ma ricorda che "l’esame del progetto definitivo condotto dalla CTVIA in ordine agli aspetti paesaggistici e vegetazionali ha restituito un generalizzato giudizio di ottemperanza". Dunque, nella sostanza, salvo ulteriori approfondimenti, la situazione va bene così. La questione dell’intersezione su via provinciale Madonnina sollevata dal Comune di Lucca, con la richiesta di una rotatoria ellittica, è stata respinta per "l’impatto negativo sulla sicurezza stradale derivante dalla realizzazione di una rotatoria in ambito extraurbano di forma non circolare".

F. Vin.