Assi viari, ieri è andato in scena l’ultimo incontro della Conferenza dei servizi tenutasi a Firenze e presieduta da Anas che ha visto partecipare tutti gli enti a qualche titolo coinvolti nell’opera che dovrebbe essere alle sue battute finali. Un vertice non senza scintille. Raccolte le osservazioni, steso il verbale, il commissario Mucilli e la struttura di Anas dovranno poi procedere verso il progetto esecutivo e poi alla redazione del bando di gara. Secondo quanto dichiarato nelle scorse settimane dall’assessore regionale ai Trasporti Stefano Baccelli, entro circa un anno dovrebbero cominciare i lavori attesi da ormai decenni.
Intanto, con un atto notificato nelle scorse ore, il Forum per l’ambiente e la salute dei cittadini ha diffidato proprio il commissario straordinario e tutti i partecipanti alla Conferenza di servizi, affinché si astengano dall’approvare un progetto che, secondo il Forum, risulta mancante dei presupposti per la sua realizzazione e che sarebbe destinato ad arrecare alla Piana più danni che benefici.
"Un progetto – si legge in una nota – che non ottempera le delibere poste dal CIPE in sede di approvazione del preliminare, disastroso per l’ambiente è la salute dei cittadini che, nonostante tutto, viene portato avanti in barba alle più elementari norme di buon senso, sulla testa dei cittadini e contro il volere dei territori che attraversa. Un progetto che manca di studi di traffico aggiornati; che ha visto aumentare notevolmente il costo; che contrasta con gli obiettivi del PIT e che non è più funzionale rispetto all’obiettivo per cui è stato pensato e programmato; che è palesemente in contrasto con le recenti politiche comunitarie ed alla Nature Restoration law e potrebbe spingerci verso l’ennesima procedura di infrazione. Un progetto che, se mai venisse realizzato, è destinato a rimanere incompiuto, facendo solo danni alla Piana senza portare alcun beneficio al territorio e ai suoi abitanti".
Per il Forum, la storia rischia di ripetersi. "Era il 1992 – prosegue la nota – quando un gruppo organizzato di cittadini e associazioni diffidava i componenti della conferenza di servizi sul SALT 2 perché l’opera non era compatibile col territorio e si voleva realizzare in modo forzato. Oggi siamo ancora qua, a distanza di decenni, a parlare della stessa strada, che ha cambiato pelle ma rimane la solita opera incompatibile con la Piana, che riceve autorizzazioni nonostante i pareri tecnici negativi e che ormai appartiene al passato. E così oggi, come allora, siamo determinati ad andare avanti e portare la battaglia di fronte a tutte le autorità competenti, affinché l’opera venga nuovamente bloccata, essendo ormai impresentabile sotto ogni punto di vista".