REDAZIONE LUCCA

Attesa al pronto soccorso, la verità della Asl

L’azienda interviene sul caso dell’87enne rimasto per 26 ore in ospedale: “Percorso attento e assistito“

“Mio padre di 87 anni: 26 ore al pronto soccorso” era la sintesi di un giorno di inferno per una nostra lettrice e per suo padre, poi ricoverato in medicina. L’Asl interviene per precisare alcuni passaggi. “il ricovero in Obi non è avvenuto, come dice la signora, “perchè si è arrabbiata“ ma – evidenzia l’Asl – come si evince anche dal verbale di Pronto soccorso, è stato stabilito dal personale del Pronto soccorso per tenere sotto osservazione il paziente in un reparto intensivo e addirittura, quando la decisione è stata comunicata alla moglie dell’uomo, alle ore 18.49 del 29 dicembre, la signora ha risposto che suo marito doveva essere ricoverato in un reparto ospedaliero, nonostante i tentativi degli operatori di far capire che l’OBI è un reparto, oltretutto di osservazione intensiva“.

“Successivamente anche la figlia dell’uomo, in maniera aggressiva, ha affermato di pretendere il ricovero “in un reparto” , senza lasciare neanche spiegare al personale cosa sia l’OBI e minacciando di rendere pubblica la vicenda – è la precisazione dell’Asl –. In ogni caso il giorno dopo (30 dicembre), alle ore 14.28, l’uomo è stato ricoverato in Medicina. Il percorso sanitario del paziente - ovviamente senza entrare nei dettagli degli esami e dei trattamenti eseguiti e della diagnosi effettuata - conferma inoltre l’attenzione con cui è stato seguito nei suoi due accessi al Pronto Soccorso di Lucca“.

“L’uomo era infatti stato accompagnato al “San Luca”, da un’ambulanza senza medico, il 28 dicembre alle 17.54. Dopo la presa in carico e una serie di esami e consulenze specialistiche – spiega ancora l’Asl – , era stato deciso il trasferimento per ulteriori approfondimenti all’ospedale di Cisanello, effettuato alle 19.54 dello stesso giorno. Il secondo accesso al San Luca si è verificato alle 21.58 sempre del 28 dicembre, dopo il ritorno da Pisa. Anche in questo caso è stato sottoposto a vari accertamenti, esami e visite, fino al trasferimento in OBI del 29 dicembre e al successivo ricovero in Medicina“.

“In tutto questo periodo la famiglia è stata tenuta costantemente al corrente della situazione del paziente e dell’evoluzione del suo quadro clinico – continua l’azienda sanitaria – , mentre il fatto che non avesse mangiato era legato esclusivamente alle condizioni di salute dell’uomo che in quel momento non lo consentivano“. “La Direzione dell’Azienda USL Toscana nord ovest – conclude così l’intervento – coglie l’occasione per ringraziare il personale del Pronto soccorso, insieme a quello degli altri reparti ospedalieri, per il grande lavoro che svolge quotidianamente, anche in questo periodo di festività, in un settore così delicato e complesso“.