REDAZIONE LUCCA

’Autoreggenti e reggicalze’. Un nuovo sonetto di Alessandro Meschi

AUTOREGGENTI E REGGICALZE Bisogna ave’ le ‘osce seccaricce per fa’ figura co’ l’autoreggenti; perché se l’hai tornite o anche massicce in cima, al bordo,...

AUTOREGGENTI E REGGICALZE

Bisogna ave’ le ‘osce seccaricce

per fa’ figura co’ l’autoreggenti;

perché se l’hai tornite o anche massicce

in cima, al bordo, enno ‘n popo’ stringenti,

e fanno straborda’ fior di girelli

che sortan fori allo strozza’ di cicce.

Co’ reggicalze, ch’erano più belli,

sulle coscione ‘un c’erano salsicce,

e ‘llembi delle ‘alze, sollevati

dall’elastico ‘ol gancio sensuale,

ci facevan senti’ anche più arapati.

E sempre pronti, com’u rituale,

a rimira’ le spose, giu’ acquattati,

in biciletta o nel monta’ le scale.