MASSIMO STEFANINI
Cronaca

Ayrton Senna, "nipote" di Porcari. Ecco le iniziative per celebrarlo

Dopo un periodo di stallo, riparte l’iter per decidere come festeggiare le origini del pilota Senna

Ayrton Senna

Ayrton Senna

Porcari, 23 giugno 2024 - Proposte e idee erano finite in secondo piano, ma solo per problemi tecnici, dovuti alla presenza in consiglio di altre priorità. Poi sembrava che certe decisioni dovessero sgorgare da una apposita Commissione ad hoc. Adesso le iniziative per celebrare al meglio le origini porcaresi di Ayrton Senna, si sbloccheranno. La conferma arriva dall’assessore alla cultura Eleonora Lamandini. C’erano state difficoltà, ma esclusivamente di natura tecnica. Adesso si può riprendere l’iter, che prevede diverse opzioni e possibilità: la classica statua, la semplice intitolazione di uno spazio pubblico o di un parco, ma anche i gemellaggi con Siculiana, in Sicilia, dove ci sono altre radici e legami con il mitico pilota brasiliano. Già lo scorso Primo Maggio, in occasione del trentesimo anniversario della morte del campione carioca, il Comune di Imola ha invitato Giampiero Della Nina, lo studioso e scrittore porcarese che ha scoperto, con le sue ricerche, la presenza di avi del tre volte campione del Mondo all’ombra della Torretta.

Si sapeva, infatti, che la famiglia Senna avesse origini italiane, per il ramo della madre Neyde. Due bisnonni provenivano dal sud: Giovanna Magro da Siculiana (Agrigento) e Luigi Sena da Scisciano (Napoli).

Da quest’ultimo derivò, con il raddoppio della "n" il cognome Senna. Ma sono gli altri bisnonni a legare il pilota alla Toscana: più fonti citavano Porcari come zona di origine. Ciò arrivò casualmente all’orecchio di Massimo Della Nina, figlio di Giampiero. Il primo maggio qualcuno aveva visto su Wikipedia che alla voce "Ayrton Senna" venivano indicati degli avi di Porcari, senza alcun dettaglio in più.

È da questa indicazione che i Della Nina, padre e figlio, entrano in azione lavorando su due fronti: con l’ambasciata brasiliana e con don Americo Marsili, parroco di Porcari e custode degli archivi. Con pazienza certosina si ricostruiscono le date delle emigrazioni. Parte per prima Maria Servilia, con la sua famiglia, nel 1885, imbarcandosi da Genova con direzione San Paolo. Stessa rotta, due anni più tardi, per Raffaele. Nella città brasiliana già forte di una comunità di emigrati toscani e lucchesi, Raffaele e Maria Servilia si ritrovano e dopo pochi anni si sposano: è il 13 agosto del 1892. Dalla loro unione, nel 1909, nasce Marcellina Di Santoro, la nonna materna di Ayrton. Il resto è storia.