
La proposta di legge sarà nuovamente discussa al massimo entro le prossime due sedute "Mi auguro che il Pd sia davvero costruttivo".
LUCCA
La proposta di legge regionale per l’introduzione dei sub-ambiti ottimali su base provinciale per la gestione dell’acqua torna in commissione Ambiente e non viene messa in votazione in consiglio regionale. Ancora un piccolo colpo di scena sul tema dell’acqua, particolarmente avvertito nella Piana e che potrebbe garantire un gestore dell’acqua unico a livello provinciale: la presidente della commissione Ambiente Lucia De Robertis, nel corso del consiglio regionale di ieri ha formalmente richiesto al primo firmatario della proposta di legge n. 222, Massimiliano Baldini (foto) della Lega, di soprassedere alla discussione della proposta di legge, che tratta proprio l’istituzione dei sub-ambiti ottimali su base provinciale, avanzando istanza affinché ritornasse in commissione per approfondimenti formali. Una richiesta che è stata accettata, come conferma lo stesso Massimiliano Baldini. "Pur ribadendo che la nostra proposta di legge – spiega in una nota Baldini – anche a seguito degli emendamenti concordati da tempo dai nostri uffici con l’ufficio legislativo della Regione Toscana e presentati all’attenzione dell’aula, interviene e si inserisce nel solco più idoneo e legittimo a modificare la l.r. 69/2011 colmando un vuoto legislativo riguardo la delimitazione dei sub-ambiti operata solo per via amministrativa da parte di AIT, con modalità dubbie e possibilmente illegittime, ho accettato di buon grado che la proposta di legge ritorni in Commissione Ambiente entro le prossime due sedute. Mi auguro che lo spirito del Pd nel richiedere l’approfondimento possa essere seriamente costruttivo e che la possibilità di scrivere, anche insieme, una stagione di grande riforma del sistema idrico regionale non vada perduta".
A tornare sul tema anche Ilaria Vietina: "In tre anni - scrive - il sindaco Pardini e la sua maggioranza di destra non sono stati in grado di difendere Geal e l’autonomia del servizio idrico lucchese e non sono riusciti neanche a concretizzare un nuovo progetto che evitasse l’ingresso del comune di Lucca in Gaia spa. L’evidente incapacità di progettare soluzioni nuove e innovative porta i capigruppo della destra lucchese a dare ancora una volta colpe al passato e a indicare già oggi, sconsolati e rinunciatari, il prossimo nefasto destino: “tra 8 anni, forse prima, ci ritroveremo inglobati nella Multiutility di Firenze”. Un finale che Lucca è un grande noi - prosegue Vietina - ritiene inaccettabile e che rigettiamo con forza essendo da sempre contrari alla Multiutility regionale perchè crediamo sia un progetto che non è nell’interesse della città di Lucca. Il prossimo ingresso in Gaia spa non significherà per Lucca perdere autonomia e spirito di iniziativa. Ecco perchè fin da ora chiediamo al sindaco e alla sua maggioranza di non lavarsene le mani, di non rimandare come fatto in questi mesi e lavorare sin da subito a una seria soluzione alternativa che eviti l’ingresso nella Multiutility - conclude - Serve intraprendenza e creatività politica per creare al più presto le condizioni per un nuovo progetto di gestione del servizio idrico".