
Lo storico locale Da Aristo
Barga (LUcca), 9 marzo 2025 – Piazza del Comune come un teatro, una ribalta di palcoscenico su cui ogni giorno si rappresenta e si replica la vita. Il fondale non cambia e gli elementi di scena sono sempre gli stessi: la loggia coperta del Caffè Capretz, in ombra, riservata e silenziosa, proiettata verso le montagne azzurre; e i tavoli rustici, addossati al muro dell’Aristo.
“Gli avventori dell’Aristo sono essi i principali attori della piazza, attori in pianta stabile, a tempo indeterminato. Costituiscono un gruppo eterogeneo aperto che ingloba ed amalgama gli elementi più vari e diversi dall’Aristo passa il mondo intero. Forse anche perché vi si parla il linguaggio universale della musica e ci si può esprimere, ognuno, con il proprio strumento...”. Dice così un bellissimo articolo scritto tanti anni fa dall’indimenticata barghigiana Graziella Cosimini che parla del fascino e dell’essenza di questo luogo. Ora paiono lontane queste immagini, questi suoni, queste voci che pure per tutti a Barga sono particolarmente presenti; vissute ogni anno immutate ad ogni ritorno della bella stagione, con gli avventori del locale in piazza, seduti ai tavoli, spesso ad ascoltare o a suonare la musica. Il locale, gestito dalla famiglia Togneri, era ormai chiuso da qualche mese, ma il cartello apposto da Marino Comparini, per conto della famiglia Casciani proprietaria dell’immobile, ha posto in questi giorni la parola fine: “Affittasi storica spuntineria Da Aristo, nel cuore del Castello di Barga”.
Il locale è insomma chiuso, speriamo solo temporaneamente, ed il popolo della Piazza, il popolo dell’Aristo, si è trovato oggi assai perso da questo mutamento che rischia di chiudere per sempre una pagina della storia più bella e più vera della vita di Barga vecchia. Da sempre ’Da Aristo’ in Piazza Salvo Salvi, dirimpetto al Comune di Barga ed alla Loggia dei Mercanti è stato il locale per eccellenza. Aperto da tempo immemore, forse dal 1917 ma non vi è certezza, negli anni è riuscito a conservare intatti il fascino, l’atmosfera, l’immagine della bottega d’altri tempi. Tanto del suo successo lo si doveva ad un personaggio che non si può non ricordare e che ha fatto la storia del locale ed anche della Barga vecchia del dopoguerra: l’indimenticabile Aristodemo Casciani, deceduto nel 2010, la cui verve e la cui passione, anche musicale, hanno reso questo locale unico, tappa obbligata per i tanti turisti in visita al centro storico, ma anche per tanti barghigiani che vivono il castello.
Passato negli anni successivi al genero Marino, il locale ha mantenuto la tradizione della gestione della famiglia Casciani, ma anche dopo è stato così, quando nel 2014 è subentrata la famiglia di Lorenzo Togneri. Fino a questo marzo 2025. Il locale ora è chiuso, si cerca chi lo voglia rilevare.