LUCCAFra poche ore la petizione contro gli assi viari, (prima firma quella di Rossano Ercolini, ma in totale ne sono state raccolte nei mesi scorsi più di 5mila) sarà inviata al portale connesso al Parlamento Europeo. La specifica Commissione che vigila su questo tipo di atti, ha già fatto capire che è ammissibile. Quindi sarà presa in considerazione.
Questo il primo step, poi la strategia del Forum Tutela Ambientale e Salute dei Cittadini che è composto da 12 comitati contro la realizzazione di questa infrastruttura, ha altre due mosse da spendere. Il ricorso al Tar con il coinvolgimento dei cittadini, sarà lanciata una sottoscrizione per coprire i costi legali dell’iniziativa. Infine le iniziative di lotta che verranno decise dalle assemblee che continuamente sul territorio informano la popolazione, all’orizzonte una mega assemblea con la presenza di personaggi conosciuti a livello nazionale e una imponente manifestazione di piazza.
Questioni che, però, dovranno ricevere il mandato, l’imprimatur, della base, del popolo. Tutto ciò è emerso nel corso di una conferenza stampa a Capannori alla presenza di Guido Angelini, Rossano Ercolini, Umberto Franchi e il dottor Franco Salvoni. Angelini ha ricordato che la petizione a livello europeo, anche di un singolo cittadino, è prevista dall’articolo 227 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea. Franchi, da parte sua, ha ricordato le varie tappe del progetto di cui si discuterà anche il prossimo 28 gennaio in Consiglio comunale a Capannori, con le varie proposte di mitigazione dell’impatto che però sono state solo parzialmente accolte. Rossano Ercolini, nel suo intervento, ha spiegato perché da Bruxelles potrebbero giungere notizie positive a favore della tesi del No: "Chiediamo che i Comuni di Capannori e di Lucca dimostrino maggiore coraggio, una moratoria politica per evitare quello che sarebbe un disastro per la Piana, con conseguenze per i futuri decenni. È un progetto non scientifico, mancano i dati sui flussi di traffico (ci sono quelli del 2013, ormai obsoleti e non indicativi), è monco, nel senso che manca il ramo Est-Ovest, non è logico. Bisogna ridurre i Tir, privilegiare gli scali merci su rotaia, necessaria la tramvia di superficie sia quella locale sia quella di area vasta, in connessione con Pisa e Livorno. Questa concezione è come un elefante in una cristalleria".
"Vanno coinvolte le istituzioni nazionali, dobbiamo dimostrare a questi signori - ha aggiunto Ercolini - che non siamo una piccola realtà di provincia, un territorio piccolo e insignificante, ma cercheremo la sponda della stampa nazionale per far comprendere che la Piana è un luogo da salvaguardare. Prepareremo un convegno e faremo capire all’Europa, la quale spinge verso l’economia circolare, verso la rigenerazione, che qui invece si persegue quella lineare, con consumo e deturpazione del suolo senza avere poi questi stratosferici vantaggi in termini di traffico, anzi, con il rischio di peggiorarlo. I primi firmatari della petizione - chiosa Ercolini - , verranno contattati a Bruxelles e ci andremo per far appoggiare le nostre ragioni".
Massimo Stefanini