Mario Tobino è un autore che continua ad avere importanti riscontri. Di recente, edito da Maria Pacini Fazzi, è uscito un libro di Paolo Vanelli, “Bellezza e Verità - L’opera narrativa di Mario Tobino”. Vanelli, docente e studioso di letteratura contemporanea, è un veterano della critica letteraria, con alle spalle diverse opere saggistiche.
Con quest’ultima, ha voluto non solo rendere omaggio a Mario Tobino, ma anche circumnavigare la sua vita e i suoi libri, il tutto veduto e analizzato in una maniera insolita e approfondita. Dimostrazione di quanto l’arco narrativo di Tobino, intenso e variegato, offra alla critica materia di studio, e ai lettori luce di conoscenza anche sociale storica e politica. Esordito, ancora giovane come poeta, i libri di Tobino hanno poi affrontato eventi da lui vissuti. Dai racconti di mare della sua Viareggio, ci ha dato romanzi sulla guerra di Libia, sulla Resistenza con Il Clandestino, vincitore del premio Strega, fino alla vasta produzione scaturita dalla sua esperienza di medico psichiatra, svoltasi in buona parte nell’ex manicomio di Maggiano.
E’ nei libri dedicati alla follia, che esce, a tutto tondo, l’artista Tobino, il suo talento e la sua umanità verso gli ammalati di mente, che ha difeso, strenuamente, fino all’ultimo, opponendosi alla legge 180 che, incompleta, non garantì, come avrebbe dovuto, assistenza ai degenti abbandonati a se stessi o a carico delle loro famiglie.
Un libro dunque, quello di Vanelli, che dimostra e conferma la grandezza di un potente narratore del Novecento, da conoscere e rileggere.