Una mattinata carica di emozioni e ispirazione per gli studenti delle classi terze della Scuola Secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Lucca 7, che hanno avuto l’opportunità di incontrare Riccardo Bergamini, l’alpinista lucchese che ha sfidato le vette più alte del mondo senza l’ausilio di ossigeno, raggiungendo cime che sfiorano gli 8.000 metri.
Per l’occasione sono intervenuti l’assessore allo Sport del Comune di Lucca Fabio Barsanti e l’assessore alla Pubblica istruzione Simona Testaferrata che, insieme alla dirigente scolastica, Teresa Monacci hanno accolto lo scalatore. L’auditorium della scuola si è trasformato in un palcoscenico per le avventure di Bergamini, che ha raccontato con passione e umiltà le sue incredibili esperienze: le pareti dei monti, i ghiacciai scintillanti e l’aria rarefatta delle grandi altitudini hanno preso vita attraverso le sue parole, trasportando gli studenti in un viaggio al di là dei confini del loro quotidiano. Bergamini ha condiviso le sfide e le difficoltà incontrate lungo il suo cammino, sottolineando l’importanza di perseverare nonostante le avversità e di trovare la forza interiore per spingersi oltre i confini autoimposti. Per gli studenti, ascoltare le sue parole non è stato solo un momento di intrattenimento, ma un’opportunità di riflettere sulle proprie vite e sulle sfide che affronteranno nel loro futuro; come ha sottolineato Bergamini “le montagne che affrontiamo non sono solo quelle di pietra e ghiaccio, ma anche quelle dentro di noi, e la vera conquista risiede nel superare le nostre paure e i nostri limiti”.
E la prossima sfida? “L’idea è quella di una cima oltre i 7.500 in Cina per la prossima estate, ma le difficoltà logistiche non mancano, quindi è da confermare - dice Bergamini - . In alternativa penso a vette sui 7.000. Intanto proseguo l’allenamento quotidiano: corsa sul parco fluviale, sulle colline lucchesi, camminate in montagna e palestra. E intanto tanti appuntamenti anche con le scuole, che riservano sempre delle bellissime emozioni. I ragazzi sono curiosi soprattutto delle difficoltà. E chiedono“. Per una volta dimenticando lo smartphone.
Laura Sartini