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Bianucci e l’hub bocciato: "Noi non ci arrendiamo"

LUCCA "In Consiglio comunale la nostra proposta di recuperare il teatro di Corso Garibaldi, da anni abbandonato, e di destinarlo al...

Il consigliere del centrosinistra in consiglio comunale, Daniele Bianucci, davanti all’ex teatrino di Corso Garibaldi

Il consigliere del centrosinistra in consiglio comunale, Daniele Bianucci, davanti all’ex teatrino di Corso Garibaldi

LUCCA"In Consiglio comunale la nostra proposta di recuperare il teatro di Corso Garibaldi, da anni abbandonato, e di destinarlo al nuovo hub per le politiche giovanili è stata bocciata senza alcuna discussione, liquidata da quattro parole di numero del capogruppo di Fratelli d’Italia. Noi però non ci arrendiamo, perché pensiamo che l’idea sia valida e soprattutto necessaria: continueremo quindi il nostro impegno per questo progetto di riqualificazione urbana e per dedicare uno spazio idoneo al protagonismo delle ragazze e dei ragazzi lucchesi".

È il consigliere comunale del centrosinistra Daniele Bianucci ad intervenire sull’esito della discussione nell’ultima riunione dell’assise di Palazzo Santini: durante l’esame del piano triennale delle opere, infatti, il sindaco e la maggioranza hanno votato contro l’ordine del giorno del giorno del consigliere comunale, incentrato sul recupero e la destinazione dell’edificio che sorge nella zona ovest del Centro storico, acquistato dal Comune di Lucca nel 2003 dal Demanio e da allora mai valorizzato e reso fruibile.

"Il piano triennale delle opere dell’Amministrazione comunale dimentica del tutto i giovani lucchesi e la loro necessità di spazi – sottolinea il consigliere –. Il progetto dell’hub delle politiche giovanili nell’ex Gasometro di San Concordio, costruito dall’entusiasmo di 200 ragazze e ragazzi che nel 2021 avevano preso parte all’apposito percorso di partecipazione e che aveva anche ottenuto un apposito finanziamento, è stato stralciato un anno fa dall’attuale giunta. Resta comunque la necessità di spazi per le ragazze e i ragazzi lucchesi: che oggi è, se possibile, ancora maggiormente impellente".