Un bilancio da 180 milioni di euro, 91 dei quali per la spesa corrente: ecco i numeri che riassumono il bilancio di previsione per il 2025 del Comune di Lucca, presentato nelle sue linee guida ieri dal sindaco Mario Pardini e dall’assessore al Bilancio Moreno Bruni, oltreché da alcuni tecnici di Palazzo Orsetti (nella foto). Un bilancio, come è stato ricordato, che non prevede nuove tasse e balzelli per i cittadini lucchesi, con l’eccezione del ritocco della tassa di soggiorno e per i bus turistici, e che garantirà nuovi investimenti ma anche molta attenzione per il sociale come ha sottolineato il sindaco Pardini che non ha risparmiato alcune stoccate all’opposizione dopo le affermazioni seguite al question time dei giorni scorsi quando il primo cittadino aveva incontrato la stampa.
"Visto quello che ho letto, qualcuno dell’opposizione – ha spiegato Pardini – dovrebbe capire cosa è un question time e cosa una conferenza stampa. Noi, come sempre, rispondiamo con i fatti e non c’è una mezza parola di quello che ho letto nelle loro dichiarazioni che corrisponda alla verità. Il bilancio previsionale fa vedere la nostra attenzione al sociale e alle opere: la strategia è chiara. Il sociale, nel 2019, ovvero prima della pandemia durante quest’ultima come ricorderete tanti soldi arrivarono dal governo nazionale, aveva importi inferiori di 4 milioni agli attuali: dire che non si dà attenzione a questi temi è una sciocchezza".
Nel sociale saranno circa 15 i milioni che verranno investi dal Comune, complessivamente, ovvero con i contributi di altri enti, si arriverà a 22 milioni per il prossimo anno. Altro tema caldo, quello degli investimenti, come ha voluto rimarcare l’assessore Bruni che ha snocciolato alcune cifre.
"C’è un forte impegno sugli investimenti – ha ricordato Bruni – che raggiungono la cifra di 55,6 milioni di euro, di cui 44 nelle opere pubbliche. Tutto questo senza chiedere un soldo alle tasche dei cittadini, visto che gli unici aumenti riguarderanno la tassa di soggiorno e quella per l’accesso dei bus turistici, ferma da oltre dieci anni. Si tratta di ritocchi che peraltro sono stati programmati anche da molti altri comuni. Quando qualcuno parla di aumenti non si sa a cosa si riferisca. Quanto all’indebitamento – abbiamo il 2,15% contro un tetto massimo consentito del 10% – lo abbiamo ridotto anche pensando a chi verrà dopo di noi. Non stiamo nemmeno spremendo le nostre partecipate. È un bilancio serio e prudente, che guarda al futuro e non dimentica chi è rimasto indietro". Il bilancio di previsione 2025 ha già iniziato il suo iter nell’apposita commissione consiliare e sarà portato in consiglio comunale per la sua approvazione il prossimo 7 gennaio.
Fabrizio Vincenti