Ventinove sono i giorni che il mese di febbraio conta in una anno bisestile, il prossimo sarà il 2028. Ventinove sono i libri scritti dal grande Andrea Camilleri che hanno come protagonista il celebre commissario Salvo Montalbano. Ventinove sono i progetti realizzati dal genio dell’horror John Carpenter, regista che vanta alcuni dei più grandi classici del genere. Ventinove sono le presenze con la maglia della nazionale italiana di calcio di Giancarlo ’Picchio’ De Sisti, campione d’Europa nel 1968 con la maglia azzurra.
Ventinove sono anche le denunce per violazione al “Dacur“, ovvero la misura di divieto di accesso alle aree urbane, che ha ricevuto l’ormai notissimo frequentatore di piazza San Michele.
A parte questi simpatici giochi numerici, continua il bivacco, proprio sotto la loggia di Palazzo Pretorio, tra bottiglie di birra, sigarette, schiamazzi e qualche gesto di violenza, da parte del solito gruppetto di persone, che per ripararsi dal vento in inverno, o dall’afa in estate, tiene sotto scacco una delle piazze principali della città.
Nel corso delle settimane e dei mesi, sono stati tantissimi gli episodi che sono stati segnalati alle autorità, con continui interventi e denunce, che spesso però non portano a niente. Si ricordano, tra le tante, una serie di furti nei negozi di abbigliamento e di ottica di via Beccheria e via Fillungo, le minacce in una serie di bar e supermercati della zona, quando i lavoratori si rifiutavano di vendere alcolici di tutti i tipi, e la vetrina frantumata di un ristorante in via San Paolino. Non sono mancate anche risse, bottigliate, urla nei confronti di passanti e turisti a tutte le ore del giorno e della notte. Alla base dei fatti c’è, quasi sempre, la necessità di soldi o alcolici, che spingo a ulteriori gesti di delinquenza. Proprio per questo, già dalla scosta estate, sono aumentati i controlli della polizia nelle zone del centro storico, con particolare attenzione a San Michele, per cercare di arginare e allontanare i soliti noti.
Ciò nonostante, anche una volta ricevuta l’ennesima denuncia, dopo un brevissimo lasso di tempo fisiologico per far allontanare le forze dell’ordine, la combriccola torna a bivaccare sugli scalini. La polizia, inoltre, ha intensificato i controlli in varie zone cittadine, partendo dalle periferie e dalla stazione ferroviaria.
ia.na.