Blitz anti-droga, undici arrestati Sequestrati 100 kg di stupefacenti

Banda smantellata, lavorava in quasi tutta la Toscana. Tre spacciatori fermati sono della provincia di Lucca

Blitz anti-droga, undici arrestati  Sequestrati 100 kg di stupefacenti

Blitz anti-droga, undici arrestati Sequestrati 100 kg di stupefacenti

di Andrea Luparia

Era una banda a guida albanese quella smantellata mercoledì dalla squadra mobile di Massa col supporto dei colleghi di Pistoia, La Spezia e Firenze e dei commissariati di Carrara e Montecatini. Ben 11 gli arrestati divisi nelle varie province, tra cui 3 in quella di Lucca. In tutto, sono stati sequestrati quasi cento chili di droga (cocaina, hashish e marjiuana). Particolare interessante per capire come sta cambiando il mondo degli spacciatori di droga: solo due gli italiani arrestati: uno a Massa e uno (un cinquantenne) a Pistoia. Ed erano “venditori al dettaglio“, al massimo utilizzati per portare qualche piccolo carico di droga. Più o meno come i marocchini arrestati. Tutti pesci piccoli, insomma, mentre a dirigere questo drammatico gioco erano alcuni albanesi, in diretto contatto con le centrali di spaccio in Lombardia. Ma anche a Milano e dintorni i narcos da cui si rifornivano non erano del Sudamerica o di un clan calabrese (questi ultimi per la cocaina): i fornitori che compravano all’estero e facevano arrivare la merce attraverso i porti del nord Europa (Amburgo, Rotterdam, ecc) venivano anche loro dai Balcani. La testa di questa piovra era in provincia di Massa. Per controllare la situazione dall’alto, mercoledì uomini e donne della squadra mobile, coordinati dal vicequestore vicario Antonio Dulvi Corcione, hanno usato anche l’elicottero della Polizia di Stato che vari cittadini hanno visto sorvolare a più riprese la città. L’indagine è iniziata a maggio dello scorso anno ed è stata chiamata “Smugglers“. A fine anno tutto è finito nelle mani del sostituto procuratore Giulia Giancola che ha firmato la richiesta dei provvedimenti di custodia cautelare. Per uno di loro il Giudice delle indagini preliminari Marta Baldasseroni ha disposto la sola misura dell’obbligo di firma. Nei prossimi giorni saranno effettuati gli interrogatori per i profili di garanzia previsti dal codice di procedura penale.

Ma vediamo chi sono, tenendo sempre conto che parliamo dell’ordinanza di applicazione di misure cautelari firmata dal Gip Marta Baldasseroni, non di una sentenza di condanna (se mai ci sarà). Il provvedimento è scattato nei confronti di Jarmouni Abderrahim, nato in Marocco e residente a Massa, Jarmouni Azzedine, nato in Marocco e ora in provincia di Lucca, Haberi Arlind, nato in Marocco ma domiciliato a Massa, Jarmouni Tarik, nato in Marocco e ora in provincia di Lucca, Agostino Bianchi, nato e residente a Massa, Klaudio Caca, nato in Albania, della provincia di Lucca, Brunga Ergys, nato in Albania e residente a Vessano Ligure (Sp), Lazri Brikeno, nato in Albania e residente a Montecatini, Baha Valter, nato in Albania e residente a Ponte Buggianese (Pt), Enrico Russo, nato a Napoli e residente a Pieve a Nievole (Pt), Peray Alfred, nato in Albania ma residente a Pistoia, e Kajmaku Tauland, nato in Albania residente a Fucecchio e già agli arresti domiciliari.

A far partire l’inchiesta era stata la sezione Narcotici della Squadra Mobile che il 9 aprile del 2022 aveva trovato 40 grammi di cocaina dentro un sacchetto nascosto tra le radici di un albero in una zona boschiva a Bergiola. E’ da questa scoperta che sono partite le indagini, con videosorveglianza, intercettazioni telefoniche e pedinamenti. Non c’è voluto molto, agli investigatori, per capire che la centrale massese riforniva di coca e altre sostanze stupefanti anche La Spezia, la Val di Nievole, l’area di Fucecchio e il Val d’Arno basso (provincia di Pisa). Non a caso la quantità di droga sequestrata sfiora complessivamente i cento chili. Alla fine, delle 12 persone coinvolte, solo una era già ai domiciliari.