FRANCESCO MEUCCI
Cronaca

Bob Dylan al Lucca Summer Festival, tutti gli occhi sul palco: cellulari sigillati, niente foto e video

Il grande cantautore americano stasera per la terza volta al Summer, 25 anni esatti dopo la prima nel 1998. In scaletta quasi tutto l’ultimo album, qualche gemma dal passato e un omaggio ai Grateful Dead

Bob Dylan

Bob Dylan

Lucca, 6 luglio 2023 – A lui gli occhi, perché altrove non potrete guardare. Stasera Bob Dylan ci riporta indietro nel tempo, anzi ci riporta a 25 anni fa: 6 luglio 1998 primo concerto in piazza Napoleone di quello che diventerà uno dei più longevi fra i grandi festival italiani e internazionali.

Oggi come allora per le nozze d’argento del Summer niente cellulari (nel ’98 c’erano, ma la diffusione e la tecnologia erano ben altro) né foto o video che siano. Stasera (ore 21,30) che lo smartphone ormai ce l’hanno anche i ragazzini e tutti passiamo più con gli occhi al display che alla vita, il telefono ce lo toglieranno gli addetti della società Yondr e lo riporranno in una custodia sigillata dove resterà fino al termine del concerto.

Insomma, e per citarlo, Dylan ancora una volta... Bringing It All Back Home (riporta tutto a casa), cioè alle origini dello spettacolo: una band sul palco, un pungo di canzoni e storie da raccontare, un pubblico ad ascoltare. Qualcosa cui solo chi ha capelli bianchi è abituato, per gli altri – con tutta probabilità – la felice scoperta di come si possa vivere due ore senza il telefono in mano. Più facile, poi, se nel mentre si è accompagnati dalla canzoni senza tempo con cui Dylan oggi sta girando l’Europa e l’Italia (quello di stasera a Lucca e il terzo di cinque concerti nel Belpaese).

Lo spettacolo che mette in scena segue ormai un’ossatura rigida: viene eseguito tutto l’ultimo album, Rough adn Rowdy Days, ad eccetto della lunghissima e conclusiva Murder Most Foul, intervellato da alcuni brani del suo sterminato repertorio, su cui spiccano – a quel che si è letto in giro – una dolente versione di Every Grain of Sand che chiude lo show, una I’ll Be Your Baby Tonight che rimette l’orologio indietro ai tardi anni sessanta, così come una Most Likely You Go Your Way (and I’ll Go Mine) da Blonde o Blonde rivestita da blues sghembo e straniante a tracciare le coordinate soniche di uno spettacolo che si annuncia emozionante come solo Dylan sa essere.

In totale saranno 17 canzoni, compresa una cover dei Grateful Dead, la band di Jerry Garcia che da un po’ di tempo Dylan omaggia sul finale dello show. Si è passati da Truckin’ a Stella Blue, fino alla rilettura in stile-dead di Not Fade Away e alla scelta più recente: Brokedown Palace presentata negli show milanesi. Vediamo stasera con cosa ci delizierà.