
Gli uomini della Guardia di Finanza impegnati in un'indagine contro le frodi edilizie (Foto di repertorio)
Lucca, 31 marzo 2025 – Bonus facciata e ristrutturazioni edilizie illegali. La guardia di Finanza di Lucca ha scoperto l’attività illecita di un imprenditore che, attraverso un complesso meccanismo di frode riusciva a lucrare sui lavori. In totale i finanzieri hanno sequestrato 750mila euro di beni, tra denaro e immobili, peraltro ristrutturati in località turistiche di pregio.
I militari della Tenenza di Castelnuovo Garfagnana hanno condotto l’indagine a carico di un imprenditore garfagnino, scoprendo un meccanismo fraudolento che ha consentito alla società, da lui amministrata, di beneficiare illecitamente, tra il 2021 e il 2022, di crediti d’imposta inesistenti quantificati in oltre 680.000 euro. Nel dettaglio, all’esito degli approfondimenti investigativi e dell’analisi di copiosa documentazione tecnica e amministrativa, è stato riscontrato che l’impresario, sovrafatturando il costo delle ristrutturazioni edilizie, ha generato un credito d’imposta superiore a quello realmente spettante. Tale credito è stato, quindi, dapprima acquisito mediante lo strumento dello sconto in fattura e, successivamente, monetizzato attraverso la cessione a istituti di credito.
L’imprenditore poi, per abbattere il reddito imponibile da sottoporre a tassazione, ha indicato nella dichiarazione dei redditi costi inesistenti documentandoli con fatture attestanti operazioni commerciali mai avvenute, per un importo superiore ai 130.000 euro. L’illecita condotta ha consentito un risparmio d’imposta di oltre 60.000 euro che è stato oggetto di recupero attraverso l’attività svolta dalle Fiamme Gialle.
L’amministratore, al termine delle indagini, è stato segnalato alla Procura della Repubblica del Tribunale di Lucca per le fattispecie di reati di “indebita percezione di erogazioni pubbliche” e di “utilizzo di fatture per operazioni inesistenti”. Nei confronti della società, a seguito di decreto di sequestro preventivo emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lucca, sono stati sequestrati 750.000 euro, ritenuti profitto di reato, di cui parte dell’importo costituito da disponibilità finanziarie e parte da immobili situati rispettivamente in provincia di Lucca e in prossimità di ambite mete turistiche di Sardegna, Puglia e Piemonte.