Laura Sartini
Cronaca

La svolta in pediatria. “Bronchioliti sconfitte, la profilassi funziona: zero casi da novembre”

Lucca, la dirigente dottoressa Angelina Vaccaro traccia il quadro del reparto considerato fiore all’occhiello, richiesto da tanti medici specializzati. “Pochi casi di influenza ’vera’. Per isolare il virus facciamo il tampone”

Angelina Vaccaro, dirigente pediatria a Lucca

Angelina Vaccaro, dirigente pediatria a Lucca

Lucca, 17 gennaio 2025 – È un’oasi felice come poche, il reparto di pediatria a Lucca. La buona reputazione è diffusa al punto che le richieste di “autocandidatura“ dei medici specializzati non mancano mai, a fronte dei dinieghi di trasferimento di chi fa parte già dello staff della dirigente (di Lucca ma anche di Barga), dottoressa Angelina Vaccaro.

Qual è il segreto di tanta armonia in un reparto ospedaliero, dottoressa Vaccaro?

“Il segreto non lo so. Posso dire che io sto sempre in mezzo a chi lavora con me, non creo la differenza tra direttore e i miei collaboratori. Dove c’è da fare si fa al di là dei ruoli, sto sempre in reparto, mai chiusa nel mio studio”.

Anche il modello organizzativo farà la sua parte no?

“Certo, gli orari, le richieste da gestire al meglio e per quanto è possibile per andare incontro alle esigenze di tutti. Fatto sta che io, da 24 anni qui a Lucca, ho ancora tanta voglia di lavorare. Alle 7.30 di mattina sono qui in reparto, e mi sento sempre accolta. Insieme per prima cosa facciamo il briefing. Ci sono sorrisi, una bella atmosfera, mi dà grande carica”.

Ha sempre voluto essere pediatra?

“Sempre. Ho studiato medicina solo per questo”.

Sui due presidi di Lucca e Barga quanti medici e quanti letti ha la pediatria?

“Diciotto medici totali, e 15 letti a Lucca, di cui occupati in media da 8 a 10, e 6 posti letto a Barga, in media 1-2 occupati. Poi abbiamo tutta l’attività ambulatoriale, le specialistiche, i prematuri, la patologia neonatale. Sei incubatrici e 23 culle al nido”.

Un’attività intensa, in questo momento della stagione l’influenza vi impegna?

“Non molto per il momento. Da novembre nei bambini che si ricoverano con problematiche respiratorie ho disposto di fare un tampone naso faringeo per isolare ogni tipo di virus o batterio. Da novembre a oggi ho avuto solo 4 casi di influenza su una ventina totali, sempre tra i ricoverati. Per il resto sono sindromi influenzali per lo più da poter gestire a casa. Li tratteniamo se hanno bisogno di ossigeno o non si alimentano”.

Recentemente è stata sdoganata una nuova profilassi contro le bronchioliti o virus sinciziali, funziona?

““Il tampone di cui dicevo nei miei intenti era anche proprio per testare questo aspetto. L’anticorpo monoclonale, accolto dal 100 per cento delle coppie di genitori, sta dando il massimo del risultato. L’anno scorso in questo periodo eravamo pieni di questi casi, oggi nei nati da novembre – quelli che hanno adottato la profilassi – non c’è stato un solo caso”.

Altri virus insidiosi rilevati in questo periodo?

“L’adenovirus che può dare miosite, infiammazione del tessuto muscolare, gastroenterite, in un caso anche epatite. Non ci sono trattamenti specifici trattandosi di virus, semmai si gestiscono i sintomi”.

E i genitori nell’era di internet li gestite?

“Capita di doverci lavorare un po’ di più a volte, effettivamente perché magari hanno letto su internet questo o quello. Magari chiedono più spesso un ritorno, chiarimenti. Ma non mi succede mai di casi in cui adottano il fai da te e questo è importante”.